Chi era Gino Alfani?
Domanda a bruciapelo posta al professore Massimiliano Marzillo docente di Storia del Mezzogiorno all?Universit? del Molise, ricercatore, che attraverso studi e consultazioni archivistiche sta restituendo alla nostra regione pagine misconosciute della nostra storia.
?Luigi Alfani ? nato ad Agnone il 10 maggio del 1866, figlio di un magistrato campano, che si ? trasferito dopo gli studi liceali a Napoli dove ha conseguito la laurea da avvocato?.
Cosa l?ha spinta, o meglio: cosa l?affascina della figura di Alfani?
? La prima motivazione, la si capisce, ? tesa a colmare una lacuna storica e al tempo stesso offrire una lettura critica e soprattutto obiettiva e di spessore degli ultimi anni di attivit? politica di quest? uomo: costantemente in prima linea. C?? poi una motivazione di ordine morale: aver cancellato dalla memoria un personaggio simile ? del tutto ingiusto, crudele e non ci aiuta ad approfondire e riappropriarci di una importante pagina di storia del Mezzogiorno d?Italia?.
Andiamo con ordine: Alfani ? un personaggio volutamente obliato? Perch??
?Bene, ma per comprendere il personaggio si deve partire dall?inizio. E? stato il primo comunista eletto in Campania in veste di deputato. Elezione che nacque dal riconoscimento del suo ruolo di sindacalista, realmente dalla parte del popolo, uomo di azione e teorico della politica, un antimonarchico e antifascista profondamente avverso al mondo borghese dal quale proveniva e al quale aveva voltato le spalle in nome di un idealismo egualitario. Figura politica senza dubbio complessa, articolata che ha avuto un ruolo determinante ponendosi al vertice del partito comunista, un ruolo tale da subire un processo insieme ad Antonio Gramsci.
Fu giornalista redattore dell??Avanti!?; di ?Lotta di classe?; de ?Il socialista? giacch? proprio a Napoli si era avvicinato al socialismo rivoluzionario inserendosi in numerose associazione della sinistra. Con Arturo Labriola ? con il quale condivideva ideali e lo spirito di ribellione nei confronti dei responsabili dello stato di degrado e miseria in cui giacevano Napoli e l?intero meridione – fond? il circolo Giovent? operosa. Naturalmente con l?intensificarsi dell?attivit? politica divenne oggetto di ?attenzioni? da parte del potere governativo. Nel 1894 fu condannato a sei mesi di reclusione con l?accusa di associazione a delinquere. Ma i continui arresti non riuscirono mai a farlo desistere dall?idea di lotta e nel 1898 con la partecipazione ai ?moti del pane? sub? una nuova condanna che lo costrinsero a fuggire all?estero. Non fu uomo di solo pensiero, comp? azioni azzardate come il tentativo di far esplodere una bomba all?esterno del consolato tedesco all?annuncio della visita a Napoli dell?imperatore di Germania?.
Non fu docile n? accondiscendente neanche nei confronti del fascismo ?
?Altroch?! Nel 1920 ? divenuto punto di riferimento delle masse popolari – fu eletto sindaco del comune di Torre Annunziata (carica dalla quale avrebbe potuto trarre dal punto di vista personale anche vantaggi pratici, ma non lo fece) era divenuto per la borghesia un uomo troppo scomodo. Nel frattempo il fascismo muoveva i primi passi e l?idea di socialismo espressa da Alfani, unitamente alle azioni di disturbo che lo vedevano protagonista, era ritenuta molto pericolosa. Da partito socialista dopo la scissione di Livorno ader? al partito comunista spendendosi nella lotta contro il fascismo. Nel 1924 si present? alle elezioni politiche risultando il primo tra i 19 deputati eletti dal PCd?I nell?intera penisola, l?unico in Campania, ed era la prima vola che la Campania eleggeva un comunista. Da quel momento per? inizia la sua parabola discendente. La sua frenetica attivit? politica era diventata motivo di preoccupazione. Da lui guidata Torre Annunziata era stata nei primi dieci anni del ?900 uno dei principali centri sperimentali di tutta l?attivit? sindacale sovversiva della Campania e del Mezzogiorno. Entr? nelle mire delle squadre fasciste, fu ancora una volta arrestato, e condannato al confino.
Con un nuovo processo intentato dal Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato insieme al vertice del Partito comunista tra cui Gramsci, Scoccimarro e Terracini la sua tempra si indebol?. Sollecitato dalla famiglia fu costretto a lasciare la politica e fu allora che il Partito comunista ne chiese l?espulsione con l?intento di cancellarne la memoria.?
Triste storia e ancor pi? triste epilogo di una vita politica!
?Senza dubbio! Ma una sorta di riabilitazione postuma c?? stata considerato che nel 1944 Torre Annunziata gli ha dedicato una delle strade principali – precedentemente dedicata a Italo Balbo ? e lo stesso Palmiro Togliatti che lo aveva fatto espellere lo ricord? in un pubblico comizio a Torre Annunziata, e ne volle il ritratto sul palco, quantunque non pronunciasse alcuna parola sulle ragioni di quella espulsione. Anche Napoli ? recentemente ? gli ha dedicato una via cittadina riconoscendo in Gino Alfani un uomo capace di saper interpretare correttamente lo scontro di classe e che si ? battuto per gli ideali di libert? ed uguaglianza in anni certamente non facili da vivere?.
25 aprile 2017 G. S.