Gilda degli Insegnanti: “Scuola ancora fanalino di coda del settore pubblico”

“Finalmente è approdato al vaglio della Corte dei Conti il DPCM che stanzia i fondi per il rinnovo dei contratti del Pubblico Impiego, di cui la scuola costituisce il comparto più numeroso. Ma i tempi per arrivare alla definizione del contratto non sono così rapidi come il Governo vuol far apparire”. 

Così Michele Paduano, coordinatore regionale della Gilda degli Insegnanti, commenta l’annuncio del ministro Madia.

 “Delle risorse necessarie per raggiungere i miseri 85 euro lordi di aumento promessi – spiega Paduano – ad oggi risulta stanziata meno della metà. Inoltre, per quanto concerne la parte normativa, va sottolineato che non si è concluso l´iter di revisione del Testo Unico nel quale sono ancora presenti ambiguità su quale sia la sfera riservata alla contrattazione. Come è stato evidenziato anche dai recenti dati della Tesoreria dello Stato sugli stipendi degli statali, la scuola resta fanalino di coda del settore pubblico. Chiediamo dunque al Governo – conclude il coordinatore regionale della Gilda – di reperire le risorse per recuperare il potere di acquisto dei docenti, cioè almeno 250,00 euro mensili”.