Gemelli, vertice in Prefettura: fumata nera. Villa Maria verso la mobilitazione

I vertici della struttura di contrada Tappino e quelli della struttura commissariale della Regione si rivedranno a Palazzo di Governo fra tre settimane, proprio prima del pagamento degli stipendi di febbraio che, a causa delle pendenze in corso, restano a rischio così come i livelli occupazionali

L’un contro l’altro armati, sì, ma di carte bollate che oggi, mercoledì 1° febbraio, hanno prodotto una fumata nera dal tavolo istituzionale della Prefettura di Campobasso. Gemelli Molise e struttura commissariale della Regione Molise, si rivedranno al Palazzo del Governo con il Prefetto, Michela Lattarulo, fra tre settimane esatte, proprio prima della liquidazione degli stipendi di febbraio per i lavoratori della struttura di contrada Tappino, che restano in bilico, così come i livelli occupazionali che la stessa struttura potrebbe, di conseguenza, rivedere. Dall’altro lato, invece, si insiste sul principio che i tetti di spesa per i privati accreditati li stabilisce il ministero. Queste le due posizioni, al momento, inconciliabili.

La mattinata era iniziata con un confronto a due nella stessa sede tra il presidente-commissario, Donato Toma, e il presidente del Gemelli, Stefano Petracca. Poi, in piazza Pepe, sono giunti i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, preoccupati per un eventuale fallimento delle trattative, com’è per ora effettivamente avvenuto, i cui effetti ricadrebbero sul mantenimento dei posti di lavoro al Gemelli (nella struttura operano, tra personale dipendente, indotto e professionisti, circa 470 unità) e sul pagamento degli stipendi che, tuttavia, dopo l’acconto di 5 milioni erogato dalla Regione qualche giorno fa, il Gemelli è stato in grado di pagare per quanto concerne l’ultima mensilità maturata.

Ma sono altre ancora le matasse da dipanare, a partire dai crediti vantati dalla Gemelli nei confronti della Regione riguardanti il 2022, ma anche le annualità precedenti (fino al lontano 2019) per un totale di circa 17 milioni di euro, di cui 8,3 milioni di fatture emesse, scadute e non contestate. Poi c’è il tema del nuovo contratto da firmare per regolare i rapporti tra Regione e Gemelli che riguarda il pagamento delle prestazioni nei mesi futuri: al momento la cifra complessiva destinata agli operatori privati è di 100 milioni di euro, in linea con il budget dello scorso anno su 608 milioni di euro complessivi destinati alla sanità, di cui 56 sono destinati alle prestazioni regionali e 43 alle prestazioni extra-regionali. Ma per la struttura di contrada Tappino, i fondi stanziati sarebbero insufficienti per assicurare la prosecuzione di alcuni servizi a partire da quello fondamentale della Radioterapia con la Regione che, dal canto suo, punta a limitare le spese tra bugdet ed extrabudget vista la già difficile situazione finanziaria e debitoria corrente.

E non va meglio nemmeno per la struttura privata accreditata “Villa Maria” di Campobasso i cui dipendenti “vantano due mensilità arretrate oltre alla metà di quella di giugno – ha spiegato Anna Valvona della Fp-Cisl – che è stata loro trattenuta in vista del rinnovo del contratto con la Regione. Domani scadrà il temine dei dieci giorni che abbiamo imposto alla struttura per mettersi in regola e sarà proclamato lo stato di agitazione”. (adimo)

Il commissario ad acta per la Sanità regionale, Donato Toma, e il presidente del Gemelli, Stefano Petracca