Gemelli, il Tar sospende anche il Decreto che tagliava il budget della Radioterapia

Dopo la sentenza del Tar Molise, che fa tornare in capo ai medici del Gemelli la prescrizione delle cure radioterapiche, arriva anche una seconda decisione dei giudici amministrativi che sospende pure la DCA numero due, quella che tagliava il budget destinato alla Radioterapia. Insomma una seconda stangata in poche ore che, sostanzialmente, sconfessa l’intero operato della struttura commissariale messo in piedi a inizio anno per rimodellare i rapporti con la fondazione di contrada Tappino. L’udienza di merito è stata fissata per il 7 febbraio del 2024. Fino ad allora cadono tutte le limitazioni all’extra budget, ai ricoveri dei fuori regione e alle cosiddette schermature. Cadono anche i limiti di rimborso fissati dal DCA 2. In sostanza torna tutto come prima, con la soddisfazione per il patron Petracca che si è visto riconosciute tutte le sue ragioni. Dall’altra parte una pesante “sconfitta” per la struttura commissariale che si è vista bocciare tutta la sua interpretazione delle norme. Il Tar nella sentenza si è anche richiamato alla recente decisione del Consiglio di Stato, un fatto questo che fa da spartiacque nella gestione dei rapporti con le strutture convenzionate, assimilate nelle loro funzioni integrative alla sanità pubblica. Scrive tra l’altro il Tar Molise: “il quadro fattuale e giuridico posto a base della drastica riduzione di budget disposta dal decreto commissariale gravato si presenta non univoco, e a tratti sfuggente, in quanto caratterizzato:
1) dalla eterogeneità dei dati e degli approcci adottati nelle varie Regioni;
2) dal carattere tutt’altro che definitivo e consolidato dei presupposti tecnici posti a base delle valutazioni compiute e dei conseguenti approdi; iii) dal fatto che le difformità di contabilizzazione ascritte allo stato alla ricorrente, e definite, peraltro, soltanto “probabili” dall’AGENAS, e pertanto non ancora definitivamente accertate, avevano riguardato, inoltre, solo due delle numerose voci tariffarie della radioterapia;
Osservato che tale malcerto quadro di risultanze istruttorie non si presenta sufficiente a giustificare un intervento di riduzione di budget così radicale, nella sua portata e nei suoi effetti, quale quello oggetto d’impugnativa (il budget della radioterapia per il 2023 è stato quasi dimezzato rispetto a quello stanziato per l’anno precedente), potenzialmente foriero di conseguenze negative rilevanti sulla continuità di erogazione del servizio, con conseguente rischio di pregiudizio grave e irreparabile per il diritto di cura dei cittadini”.
Insomma vittoria su tutti i fronti per il Gemelli e un sospiro di sollievo per tutti i malati oncologici molisani.

In foto gli avvocati Di Pardo e Verile, il presidente del Gemelli Stefano Petracca e la dottoressa Stefania Di Salvo, managing director Gemelli Molise