Fusione nucleare sempre più vicina

A cura di Angelo Santella

La fusione nucleare è una reazione nella quale i nuclei di due atomi si fondono per formare un singolo atomo di un elemento chimico diverso. In questa reazione il difetto di massa tra gli atomi reagenti e quello prodotto viene trasformato in energia. Già dalla metà del XX secolo si è pensato di sfruttare l’energia prodotta dalla fusione di due atomi di idrogeno (deuterio e trizio) in un atomo di elio per ricavarne elettricità. I principali vantaggi dei reattori a fusione sono la produzione di grandi quantità di energia ed emissione di scorie, dannose per l’ambiente, pari a zero. Attualmente l’obiettivo principale è ancora quello di dimostrare la fattibilità di quest’idea e negli ultimi anni sono stati fatti particolari progressi.
I traguardi più recenti, e importanti, sono quelli dei reattori EAST, NIF e JET.

I 1056 secondi del reattore EAST

Il reattore cinese EAST (Experimental Advanced Superconducting Tokamak), situato a Hefei, nel 2021 ha raggiunto due grandi risultati. Verso la fine di maggio 2021 è rimasto acceso per 101 secondi, ad una temperatura di 160 milioni di gradi celsius. Qualche mese dopo, il 30 dicembre 2021, ha mantenuto il plasma contenuto all’interno ad una temperatura di circa 70 milioni di °C per un tempo di 1056 secondi (più di 17 minuti!).

La produzione del NIF

L’8 agosto 2021 il NIF (National Ignition Facility), in California, ha conquistato un altro grande traguardo sulla tabella di marcia: per la prima volta l’energia prodotta dal reattore è simile a quella usata per dare inizio alla reazione di fusione. Questa è stata innescata con l’ausilio di 192 laser, tutti puntati contro una capsula, contenente deuterio e trizio. Nel complesso la produzione di energia è stata di 1,35 milioni di joule.

Record mondiale del JET

Il JET (Joint European Torus) è il più grande reattore a fusione nel mondo e qualche giorno fa ha superato il record mondiale di energia prodotta. Nel 1997, lo stesso reattore inglese, è riuscito a produrre 21,7 milioni di joule in un tempo di circa 4 secondi. Il 9 febbraio 2022, invece, ha prodotto la bellezza di 59 milioni di joule in 5 secondi.

La strada verso la realizzazione del primo reattore a fusione funzionante è ancora lunga, ma questi risultati ci confermano che siamo sempre più vicini all’obiettivo principale.