Fondi europei, Molise «maglia nera. Dobbiamo saperli intercettare»

A Termoli l’incontro con i candidati all’Europarlamento del M5S Pedicini e Gentile

REDAZIONE TERMOLI

Da un lato i fondi europei, diretti e indiretti, fermi in attesa che qualcuno li utilizzi. Dall’altro lato il gap dell’Italia (e nel piccolo anche delle regioni come il Molise) che sono fanalino di coda proprio nella capacità di intercettare i soldi che arrivano dall’Unione Europea. Si è parlato di questo nel corso dell’incontro che Piernicola Pedicini e Stefania Gentile hanno tenuto nella sede del MoVimento 5Stelle di Termoli. Candidati entrambi al Parlamento Europeo, sotto la lente sono andati a finire i temi cari ai 5Stelle, a iniziare dalla valorizzazione dei prodotti locali sui quali la legislazione europea impatta moltissimo. «Finora purtroppo – ha affermato Pedicini – l’Italia ha mandato persone che sono andate a scaldare la poltrona e quindi Germania, Francia e Olanda hanno avuto campo libero per negoziare a loro favore con Marocco, Canada e Cina. Adesso le cose sono cambiate, c’è il MoVimento 5Stelle che è riuscito a fare la differenza rispetto a prodotti come formaggio, mozzarella, vino e olio». Tra i provvedimenti più importanti quello sulla plastica «eliminando i prodotti di plastica monouso come piatti, bicchieri e anche mozziconi sulle spiagge e addebitando il costo della raccolta all’industria del tabacco. Questo tipo di provvedimenti che riguardano la vita di tutti noi sono possibili solo in Unione Europea con il ruolo dell’Ue che è importante anche per risolvere il problema dei migranti che sta coinvolgendo tutti i Paesi. E’ chiaro che ogni battaglia a livello globale ha come protagonista principale l’Unione dove però bisogna contrastare ipocrisia e dominio di alcuni paesi come Francia e Germania che hanno penalizzato l’Italia. Noi portiamo un contributo di informazione per far capire quanto l’Europa è vicino anche alle piccole comunità riportando dati sui fondi europei che non vengono utilizzati dalle amministrazioni che ci hanno preceduti e facendo capire come questo denaro, che sono soldi italiani, devono essere spesi per il bene della comunità». Al suo fianco anche Stefania Gentile. «Quello che ci distingue dagli altri competitor è la trasparenza della nostra azione. Il nostro programma viene fuori dalla concertazione con gli attivisti e da qui abbiamo scelto le priorità della nostra azione politica da fare assieme agli attivisti». Sotto la lente anche in questo caso i fondi diretti e indiretti. «Siamo in ritardo con la gestione e la programmazione dei fondi e ci rendiamo conto di quanto poco sia strutturata la rete degli euro-progettisti sui territori e sui Comuni. Perdiamo continuamente l’occasione di rispondere alle call che arrivano dall’Europa. Ci sono decine di milioni di euro stanziati per i quali nessuno fa domanda. Dobbiamo iniziare a lavorare affinché quello che versiamo all’Europa ci torni indietro in termini di servizi e di opportunità per i nostri giovani e le nostre aziende».