Filignano non presenta la candidatura per la rigenerazione dei borghi

“Filignano perde il treno del bando regionale sulla attrattivita’ dei borghi storici, con una dotazione di 20 milioni di euro ma preferisce investire 1500 € in un progetto per una pesa pubblica quale “ infrastruttura per lo sviluppo e incentivazione del mondo agricolo-pastorale “

Stupore e sgomento , questa la reazione sul volto dell’opposizione comunale , che aveva chiesto un Consiglio straordinario urgente per esaminare i criteri di selezione degli interventi da inserire nella candidatura dei borghi storici a valere sul PNRR linea M1C3 misura 2 Investimento 2.1 .

Tale candidatura poteva dare al Comune mainardico la possibilità di investire 20 milioni di euro per la rigenerazione del Comune o di uno dei suoi 12 borghi. Circa un terzo dei comuni molisani si è dato da fare per intercettare il finanziamento, anche consorziandosi con altri Comuni limitrofi.

Eppure le condizioni c’erano tutte , la conformazione del territorio, la numerosità dei borghi, lo spopolamento, la presenza di un Parco Nazionale, la presenza di attrattori culturali/turistici ( musei, cammini ciclabili, parchi letterari , festival culturali , ), la presenza di una struttura alberghiera con centro sportivoun campo da golf a nove buche , una diffusa presenza di muri a secco ( la cui arte è patrimonio UNESCO ), le edicole votive e le “ Pagliare “ a testimonianza della tradizione contadina, una comunità di filignanesi nel mondo come possibili fruitori di questo turismo di ritorno.

In Consiglio comunale , candidamente, il Sindaco ha dichiarato che il giorno precedente al Consiglio comunale, alla scadenza del bando della Regione Molise , la società incaricata , con sede a Roma ,non aveva presentato la candidatura.

Dallo stupore iniziale si è passati alle critiche severe sulla mancanza di progettualità di questa maggioranza , che naviga a vista, incarica i responsabili dei servizi a ” spendere” le risorse che arrivano dallo Stato , senza alcuna visione dello sviluppo del nostro territorio. Critiche anche per alcune scelte fatte di investire risorse ( 1500 € ) per la progettazione di una “ pesa pubblica “ da candidare al GAL Molise rurale quale “ infrastruttura per lo sviluppo e incentivazione del mondo agricolo-pastorale “ ahimè ridotto a poche unità locali.

Mancanza di visione , scarsa progettualità , respiro corto , queste le dichiarazioni della minoranza consiliare , si è persa una occasione d’oro per invertire la rotta dello spopolamento , “ Non c’è vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare “ recitava Seneca e mai come oggi questa massima cade a pennello.

Resta ancora la linea B della stessa misura ma con bando ministeriale, una dotazione finanziaria di soli 2, 6 milioni per il Molise e soli 229 Comuni italiani beneficiari. Aspettiamo , ancora fiduciosi , che stavolta ( scadenza 15 marzo ) , almeno il Comune compri il biglietto per questa , seppur minore , lotteria”.

I consiglieri comunali
Lorenzo Coia, Pier Luigi Pacitti, Stefano Capaldi, Daniele Di Meo