Fiera del Matese, la replica del sindaco Valente: «Con la sicurezza dei cittadini non si scherza»

Botta e risposta Confesercenti e Comune di Campochiaro sull'evento annullato

Il primo cittadino di Campochiaro Simona Valente prende posizione sull’argomento riguardante la mancata Fiera del Matese, in risposta alla Confesercenti.

In relazione alle notizie inerenti la fiera del Matese in programma per domenica 14 ottobre 2018 e alle dichiarazioni a mezzo stampa di Confesercenti, si precisa quanto segue.

Il Comune di Campochiaro, nel cui territorio ricade l’area individuata dagli organizzatori per lo svolgimento dell’evento, è stato interpellato soltanto in data 4 ottobre, con nota acquisita al protocollo dell’ente il 5, dunque soli 9 giorni prima della data dell’iniziativa, mentre si è appreso che il contratto di fitto risale a luglio scorso e l’estensione della polizza assicurativa di Confesercenti per lo svolgimento della fiera addirittura a giugno.

Nonostante i tempi ristrettissimi, il Comune si è immediatamente attivato per consentirne lo svolgimento, interpellando tutti gli enti ed uffici preposti. Dall’istruttoria, tuttavia, è emerso che l’area individuata è interessata dal Piano di Emergenza esterna dello stabilimento Fater Spa, approvato con decreto del Prefetto di Campobasso del 9/6/2016, nell’ambito del quale è stata individuata quale area di raccolta n.1, come tale destinata alle attività di soccorso in caso di incidente industriale, da adibire per lo stazionamento dei mezzi e delle attrezzature di soccorso ai fini del primo trattamento delle persone coinvolte.

Con nota trasmessa a mezzo pec dell’11/10/2018 il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Campobasso ha, infatti, precisato che la stessa rappresenta un’area sensibile dove far convergere, in caso di incidente rilevante con rilascio tossico dallo stabilimento, le squadre di soccorso dei VVFF e di altri enti coinvolti nella gestione dell’emergenza, e, conseguentemente che il suo utilizzo per manifestazione fieristiche potrebbe compromettere l’attività di soccorso, venendosi a creare una interferenza tra flussi in uscita (espositori e cittadini) e in entrata (mezzi di soccorso).

Cosicché, in assenza di condizioni minime di sicurezza, così come attestate dagli Organi competenti, è del tutto evidente che non vi fosse alcun margine per discostarsi dai suddetti pareri, pena la violazione di prioritarie esigenze di tutela della sicurezza e della pubblica incolumità, rispetto alle quali le pur apprezzabili e condivisibili finalità promozionali dell’evento sono – e non potrebbero che essere – assolutamente recessive.

Il Comune, ad ogni, buon conto, conferma la propria piena disponibilità a collaborare con gli organizzatori e con tutti gli altri enti componenti per l’individuazione di ogni soluzione idonea a consentire lo svolgimento della manifestazione, nel rigoroso rispetto di inderogabili parametri di sicurezza stabiliti dalla legge, a tutela della collettività e della pubblica incolumità.