L’emozione era davvero palpabile, ieri sera in corso Garibaldi, per la cerimonia di riconsegna alla città della sede storica del liceo ginnasio ‘Onorato Fascitelli’. Un momento che si è trasformato in una vera festa che ha portato oltre i cancelli dell’edificio scolastico studenti di ieri e di oggi, docenti attuali ed ex insegnanti, presidi che per anni hanno incarnato il volto del Classico e tutti quelli che, per un motivo a per un altro, hanno incrociato il loro cammino con una scuola che in città è sempre stata un’istituzione. Tra gli intervenuti anche il governatore della Regione Molise, Paolo Frattura, che ha sottolineato gli impegni prossimi dell’ente regionale in ambito di sicurezza scolastica. “Sulle scuole sicure – ha detto – grazie soprattutto all’intervento del Governo centrale, credo che anche la regione Molise abbia avuto opportunità importanti. Solo per il 2017 sono 68 gli interventi previsti con le risorse a valere sul mutuo Bei, che vede la Regione sottoscrivere il mutuo con la Cassa depositi e prestiti ma vede la garanzia e la copertura finanziaria a totale carico dello Stato. Quindi senza impegni aggiuntivi per la Regione. Quanto al ‘Fascitelli’, trovo straordinario il passaggio della preside Di Nezza quando parla di convivialità relazionale nel recupero di una scuola centrale, che diventa luogo di confronto della società formativa, quindi della scuola, con il resto della città”. Più felici di tutti, come era da aspettarsi, gli allievi che sono tornati lunedì tra i banchi. Su tutti, ha voluto esternare la propria soddisfazione la rappresentante degli studenti Francesca Cinone, da tempo in prima linea nella battaglia per vedere l’antica sede restituita alla popolazione scolastica. “È un giorno emozionantissimo – ha commentato con entusiasmo – Da tanti anni stavamo cercando di riappropriarci di questa sede, che a tutti gli effetti è quella della nostra scuola, e di tutta la città di Isernia. Ce l’abbiamo fatta, ed emozione più grande non ci poteva essere. Anche se torneremo in questa sede per meno di una settimana, è una grande vittoria. E, anche se è una bella responsabilità, fare gli esami di Stato qui è la ricompensa più grande. Anche perché ci sentiamo già a casa, è come se qui ci fossimo da tantissimi anni”. Di studenti, però, non c’erano solo quelli di oggi. Tra gli ex allievi del Fascitelli che hanno voluto essere presenti alla cerimonia inaugurale c’erano L’ex governatore della Regione Molise Michele Iorio, l’ex presidente della Provincia di Isernia Raffaele Mauro e l’attuale sindaco del capoluogo pentro Giacomo d’Apollonio. “È un’emozione particolare – ha rivelato Michele Iorio – l’aspettavo da tempo. Mi sembra un’ottima iniziativa, della quale si può essere orgogliosi. Per la città di Isernia questa scuola rappresenta molta parte della cultura, della formazione, della gioventù di allora, quella che ha potuto frequentare quest’istituto. E speriamo che, per gli attuali alunni, abbia lo tesso ruolo, cioè quello di formarli culturalmente in maniera idonea e prepararli per la vita”. “Di questa scuola – gli ha fatto eco Raffaele Mauro – ho ricordi bellissimi, anche perché legati alla mia giovinezza. Non potrebbe essere diversamente, non si tratta di nostalgia, ma bellissimi ricordi. Aneddoti non se ne possono raccontare, ma posso ad esempio ricordare i bidelli del liceo classico, che erano delle istituzioni e avevano tutti dei nomignoli. E gli insegnanti, che erano di grande spessore culturale. Come il preside Pacitti e Vera Melogli, persone di spessore che hanno dato molto a questa città perché hanno contribuito a creare molte delle intelligenze della città e della provincia, tenendo conto che per moltissimo tempo il liceo classico è stata l’unica scuola superiore di spessore di tutto il circondario”. Per d’Apollonio “è una grande emozione rientrare tra queste mura, e una grande soddisfazione anche come ex allievo. Perché una scuola che ritrova la sua identità secondo me è importante, soprattutto dopo nove anni trascorsi tra lavori e burocrazia. È stato fatto un grande lavoro. Poi, come sindaco, è una grande soddisfazione riavere un edificio che è la storia della città. Inoltre, riportare gli studenti nel cuore della città è una cosa importantissima, perché se ne rivitalizza il centro. La scuola credo sia il primo elemento per farlo, perché attorno ad essa nascono le attività, gli interessi, c’è il viavai degli studenti e dei genitori. È importante ripartire proprio dal nucleo della scuola: speriamo sia anche di buon auspicio per la rinascita di questa parte della città”. Sonia De Toma, assessore comunale all’Istruzione, ha salutato l’evento come “una giornata di festa per tutti. Io paragono l’edificio del liceo classico – ha spiegato – alla Fontana Fraterna: prestigio e autorevolezza che ben rappresentano la città di Isernia. Nella ristrutturazione sono stati usati metodi innovativi sul fronte antisismico, che faremo in modo per quanto di nostra competenza di prendere ad esempio, adeguandoci sempre alla normativa che va evolvendosi di volta in volta. È la prima scuola sicura dell’ultimo periodo, e faremo in modo di averle tutte così”. Che la riapertura del ‘vecchio’ Fascitelli significhi occasione di rinascita per l’intera città è stato evidenziato anche dalla dirigente scolastica, Carmelina Di Nezza, che ha parlato di un’opportunità “reale per riconquistare la nostra dignità, la nostra cultura, la nostra storia e, per il liceo classico, il suo ruolo fondamentale. Cioè quello di essere snodo culturale di riferimento di corso Garibaldi, della nostra cittadina. Adesso ci sarà ancora tanto da ricostruire, e tanto da fare nel senso di vivere e convivere, perché non è una sola scuola a rientrare in sede ma due, che hanno avuto delle tradizioni differenti. Dobbiamo imparare, ora, ad apprezzare la diversità e a viverla come aspetto positivo, come ricchezza, come opportunità, e non come limite o vincolo”. Come già anticipato in occasione del ritorno in sede degli studenti, per il presidente della Provincia Lorenzo Coia si tratta di “una giornata storica”. Tuttavia, ha fatto presente, “non dovrebbe essere così, perché in otto anni di solito si fanno le manutenzioni alle scuole, non le inaugurazioni. Ci sono stati dei problemi e alcuni contenziosi, ma devo dire di essere stato fortunato poiché abbiamo avuto il finanziamento nell’agosto 2015 e abbiamo trovato una ditta che ha lavorato con serietà. Abbiamo rispettato i tempi e nell’ultima fase ho dato un’accelerazione. Avevo promesso agli studenti che sarebbero rientrati prima della chiusura dell’anno scolastico e che avrebbero svolto gli esami di Stato in questa sede e sono contento. Lo sono anche per la città, perché questo è l’edificio più a Sud, ed è il punto di cerniera tra centro storico e parte nuova della città”.