La farmacia di turno notturno opera in base a leggi nazionali e regionali ed è obbligata ad erogare il servizio di assistenza farmacologica quando la turnazione lo prevede. Questa gestione dei turni viene stabilita a monte dalle ASL, dalle reti di farmacie e dagli enti locali con l’obiettivo di fornire sempre al cittadino la possibilità di accedere al servizio di vendita di farmaci e altri dispositivi medici.
Quindi se hai bisogno di una farmacia di turno notturno devi sapere che ce ne sarà sempre una o più di una disponibile a rispondere a tutte le tue esigenze. Ovviamente il funzionamento tra la farmacia diurna e quella notturna è un tantino differente e in questo articolo ti spieghiamo tutte le informazioni sull’argomento.
Come funziona la farmacia di turno notturno?
Per cercare una farmacia di turno notturno basta fare una rapida ricerca online oppure telefonare direttamente alla guardia medica se sono passate le ore otto serali. Difatti dal momento in cui le farmacie cittadine chiudono i battenti, alle venti o venti e trenta, scatta il turno notturno che coprirà il servizio fino alla riapertura mattutina del giorno successivo. Una volta individuata la farmacia di turno notturno ti basterà recarti presso la sua ubicazione e leggere all’esterno in che modo viene erogato il servizio.
Difatti in alcune farmacie potrebbe essere esposto un numero di telefono da chiamare per avere udienza dal farmacista mentre, in altri casi, troverai un campanello da suonare. A prescindere dalle modalità di accesso troverai la farmacia di turno notturno a battenti chiusi ma questo non significa che non sia operativa! Semplicemente quando un farmacista opera nel turno notturno questo non farà entrare i clienti all’interno dei locali ma li farà attendere fuori.
La farmacia di turno a battenti chiusi
Attraverso un’apertura sulla serranda potrai parlare con il farmacista, fornirgli la ricetta o le indicazioni di cui hai bisogno e questo si attiverà per soddisfarle proprio come avviene di giorno. Al momento del pagamento, tuttavia, potrebbe essere applicato quello che viene definito “diritto addizionale”. Si tratta di un costo aggiuntivo che, a seconda dei casi, viene spesato dal cittadino o dal Sistema Sanitario Nazionale.
L’applicazione del diritto addizionale: a chi spetta?
Di norma quando il cittadino è esente è perché si trova in una situazione di urgenza sanitaria o perché ha portato con sé la ricetta redatta dai servizi di continuità assistenziale e di guardia medica. In questi casi, infatti, il cittadino ha bisogno di un farmaco urgente e, pertanto, il diritto addizionale verrà pagato direttamente dal Sistema Sanitario dopo l’emissione dello scontrino.
Il diritto per i casi meno urgenti
Per i casi non urgenti, invece, il farmacista applicherà tale diritto direttamente sullo scontrino del cittadino. Si tratta di un diritto insindacabile e stabilito dalla legge il cui importo può variare da regione a regione e persino da città a comunità rurale. Il farmacista, per contro, ha sempre l’obbligo di rispondere in tempi ragionevoli alla chiamata del cittadino quando la sua farmacia deve coprire il turno notturno.