La richiesta alle autolinee è quella di garantire la salute e la sicurezza dei pendolari che tutti i giorni si recano presso il Nucleo industriale di Termoli. E’ questa la richiesta che arriva da tutti i sindacati del settore trasporti. Mentre la Fca ufficializza la sua chiusura anche nella settimana che va dal 20 al 26 aprile, i sindacati guardano al momento della riapertura delle fabbriche e in una nota chiedono sicurezza per i lavoratori. «In previsione del futuro decreto governativo per il riavvio delle attività produttive presso il nucleo industriale di Termoli e in modo particolare della più grande realtà produttiva del Molise, lo Stabilimento FCA Italy, tenuto conto del nuovo DPCM del 10 aprile 2020 e del protocollo di regolamento per le misure di contrasto del 14 marzo 2020, si richiede alle aziende delle autolinee del trasporto pubblico locale di garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori pendolari, nonché degli stessi autisti, da e per il nucleo industriale Cosib di Termoli, come già richiesto da una prima lettera inviata dalle scriventi il 17/03/2020 alle spettabili autorità e strutture competenti. Le scriventi organizzazioni sindacali hanno siglato in data 09 aprile, (di cui alleghiamo copia alla presente lettera) un nuovo accordo con la Direzione FCA Italy sulle misure da attuare per la sicurezza nei luoghi di lavoro, che recepisce e risponde alle indicazioni provenienti da Istituzioni nazionali e internazionali per la tutela della sicurezza dei lavoratori, e non vorremmo che tali sforzi venissero vanificati da una mancata o parziale attuazione di adeguate misure anti contagio durante il tragitto in autobus, con evidenti e drammatiche ricadute epidemiologiche. Infine si richiede di tenere conto di eventuali ulteriori misure messe in atto per evitare assembramenti in entrata ed uscita dei lavoratori dai luoghi di lavoro che potrebbero scaturire in variazioni degli orari classici fin qui attuati. Si sollecita il buon senso di tutti e soprattutto il rispetto di ogni norma che consenta di tutelare la sicurezza dei lavoratori e delle loro famiglie».