Ex Ittierre, il Comitato “Lavoro e Dignità” incontra il presidente Toma
I lavoratori, a secco da luglio, vogliono avere certezze sulla mobilità
REDAZIONE ISERNIA
Domani a Campobasso gli ex lavoratori della Ittierre, riunitisi nel Comitato “Lavoro e Dignità”, incontreranno il presidente della Regione, Donato Toma, per chiedere certezze sulla mobilità in deroga, ormai scaduta da luglio. Il Comitato nelle settimane scorse ha avuto rassicurazioni circa il reperimento dei fondi per la misura. Ma, ad oggi, ancora nessuna novità. Gli stessi si sono detti critici soprattutto nei confronti dell’assessore regionale Luigi Mazzuto, reo di non aver fatto seguire i fatti alle parole. Uno stallo che non piace agli ex lavoratori, ormai a secco da diversi mesi. Nei giorni scorsi si sono incontrati presso i locali del Dopolavoro ferroviario di Isernia per fare il punto della situazione e individuare la strategia da adottare in vista del decisivo summit con Toma.
Gli ex lavoratori dell’indotto tessile di Pettoranello di Molise chiedono, dunque, dei chiarimenti riguardo a questa mobilità ormai scaduta da mesi. «Vogliamo sapere quali e dove sono i fondi che la Regione ha reperito, dove sono le carte che testimoniamo che da qui a qualche giorno verranno erogate le somme dovute per la mobilità. Noi non faremo un solo passo indietro», hanno ribadito.
«Parimenti importante è la questione del lavoro – ha spiegato Emilio Izzo, portavoce del Comitato –. Noi siamo stati i primi e gli unici che non siamo andati a chiedere forme di assistenzialismo, ma di mettere a disposizione degli ex lavoratori delle somme che vogliono reinserirsi nel mondo del lavoro, inventandoselo. Abbiamo un progetto che riguarda la valorizzazione del patrimonio culturale molisano e c’è la volontà da parte dei lavoratori, che versano in condizioni economiche difficili, di mettere una quota parte. Nessuno si era mai presentato al tavolo con una proposta come questa».
Gli ex lavoratori Ittierre, insomma, si sono detti pronti a tutto, anche a forme estreme di protesta qualora le loro aspettative dovessero essere disattese. In programma, infatti, ci sarebbe anche un incontro presso il Ministero del Lavoro, per discutere della loro situazione.