Ex Ittierre e Veneziale contro Lega e Luigi Mazzuto
Gli ex dipendenti si scagliano contro l’assessore regionale e chiedono l’appoggio di Calenda e Romagnuolo
E’ un durissimo colpo quello che gli ex Ittierre confluiti nel comitato LeD, Lavoro e Dignità, hanno inferto all’assessore regionale Luigi Mazzuto. Attraverso un comunicato stampa a firma del portavoce, Emilio Izzo, hanno sottolineato «l’immobilismo» dell’assessore regionale al Lavoro. Dito puntato, dunque, contro la Lega e il suo coordinatore regionale. Ma Izzo ne ha anche per i Cinque Stelle. Agli ex Ittierre, infatti, non è piaciuta la bocciatura dell’emendamento Nannicini (Partito Democratico) alla legge di bilancio, che ha ricevuto il voto contrario dal Carroccio e dai Grillini. L’emendamento, infatti, avrebbe garantito un anno di mobilità in deroga per gli ex dipendenti dell’azienda tessile di Pettoranello. Delle affermazioni, quelle del Comitato LeD, che fanno eco a quelle dell’ex assessore regionale Carlo Veneziale, il quale si era scagliato contro Ortis, senatore pentastellato che aveva motivato la bocciatura sottolineando che l’emendamento era incostituzionale in quanto contrario all’articolo 81 della Costituzione, ossia presentato senza la relativa copertura finanziaria. A stretto giro di boa era arrivata la replica di Veneziale: «E’ noto che è necessaria la copertura finanziaria, ma questa spetta trovarla ai senatori molisani che siedono a Palazzo Madama», queste le dichiarazioni dell’esponente molisano del Partito Democratico che ha etichettato inutili le frasi di Ortis.
All’indomani di questo scontro è arrivato il carico da novanta da parte di Izzo che ha accusato in primis Mazzuto e la Lega esprimendo, in qualche modo, solidarietà alle espulse Calenda e Romagnuolo, chiedendo loro di prendere parte alla protesta che gli ex Ittierre porteranno dinanzi al Consiglio Regionale il prossimo 5 marzo.
«Mi sembra di averlo detto da sempre che Salvini non è per il popolo, è per i suoi comodi e quelli del nord! L’ho sempre detto – ha spiegato Izzo – alle consigliere Calenda e Romagnuolo che sbagliavano a dare visibilità e pubblicità al leghista, sbagliavano se pensavano da molisane per il Molise. Infatti loro pensano al Molise, Salvini solo al suo nord! Come Mazzuto del resto! Un assessore al lavoro che non ha prodotto nulla e non è stato in grado, nonostante al governo centrale ci fosse il suo partito, di portare a compimento la partita “mobilità in deroga” per gli ex Ittierre diversamente (c’è da riconoscerlo) da quanto aveva ottenuto l’ex assessore Veneziale. fino all’ultimo giorno del suo mandato! E da allora più nulla! E che dire del presidente Toma, leghista dell’ultima ora, che pur di mantenere (lui di Forza Italia) saldi i rapporti con la Lega, salva con il suo voto l’assessore Mazzuto. E adesso Toma, Mazzuto e tutti i leghisti in parlamento, insieme agli alleati 5 Stelle, come pensano di dare agli ex lavoratori la tanto attesa mobilità, dopo che al senato hanno votato contro l’emendamento dell’on Nannicici del PD che consentiva di inglobare anche loro nel provvedimento governativo di fine anno il quale, fino a prova contraria li vede esclusi? «Il senatore a 5 Stelle Ortis ci fa sapere che l’emendamento era impresentabile in quanto mancante della copertura economica! Ebbene chi c’è al governo? Chi ha l’onore e l’onere di pensare ai molisani? Ricordo che, pur avendoli combattuti aspramente, l’assessore Veneziale era tutti i giorni a Roma, nelle stanze che contano, per ottenere con caparbietà quello che si era prefisso per gli ex lavoratori, riuscendoci! Quindi poche chiacchiere! Per come la vedo io e per come la giri la giri, questa politica del “due piedi in una scarpa”, puzza lontano un miglio di letame di vecchia logica, ma evidentemente mai troppo vecchia! E per finire vogliamo ricordare a tutti che la storia non finisce qui, il 5 marzo, come concordato, saremo in consiglio regionale per ottenere il promesso e se così non sarà, qualcuno dovrà ricordarselo! Intanto rinnovo l’appello alle consigliere Romagnuolo e Calenda ad essere con noi quel giorno così da unire le forze che a loro certamente non mancano. L’appello è anche per le altre forze politiche, PD in testa, visto l’interessamento al problema, a Iorio, espressione di questo territorio che va dimenticando, a Cotugno che ad oggi è rimasto in colpevole silenzio, a Di Lucente e a tutti gli altri».