Trovato l’accordo per l’attivazione delle procedure che consentiranno di ottenere la proroga della cassa integrazione straordinaria per gli ex Gam. Questo il primo risultato dell’incontro di ieri, presso
la sede dell’assessorato regionale al Lavoro tra l’assessore al ramo, Luigi Mazzuto i sindacati e i rappresentanti dell’azienda stessa (presenti anche i commissari liquidatori). Durante l’incontro è stato anche stabilito l’aumento del capitale sociale. Adesso dunque il protocollo firmato ieri consentirà di avviare la procedura, presso il Ministero competente, per l’iter che porterà all’attivazione della Cigs. Nella giornata odierna i sindacati provvederanno a informare anche i parlamentari molisani sugli ultimi sviluppi chiedendo anche a loro di attivarsi presso il Ministero.
«Sono soddisfatto – ha detto l’assessore regionale al lavoro, Luigi Mazzuto – perché seppur in via preliminare è stata protocollata l’intesa riguardante la richiesta di attivazione della Cigs e perché a gennaio, anche se solo con l’incubatoio, ripartirà il ciclo produttivo (dovrebbero essere circa 30-40 le unità inizialmente impiegate). Naturalmente – ha continuato Mazzuto – quello riguardante l’avicolo è un cantiere aperto. Sappiamo che il settore, anche perché coscienti di ciò che ha rappresentato nel passato, può ripartire e con ottimi risultati. Dunque ci attiveremo con tutte le nostre energie anche per favorire l’iter che porti, ci auguriamo al più presto possibile, alla riattivazione del macello».
Come si ricorderà, proprio nelle scorse settimane i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil, avevano sollecitato un incontro per affrontare la questione dei lavoratori dell’azienda avicola Gam di Bojano (Campobasso). I sindacati in quell’occasione avevano espresso anche la loro forte preoccupazione per «il tempo che passa» e per «la scadenza dell’ammortizzatore che si avvicina». Un presidio dei lavoratori Gam invece, si era recato, sempre di recente, davanti alla prefettura di Campobasso per un incontro con il prefetto Maria Guia Federico. Una delegazione si recò negli uffici del prefetto per chiedere di intervenire per la messa in sicurezza della cassa integrazione anche per il 2019 e per fare chiarezza sulle strategie della proprietà Amadori.