“Evolution”, Francino e la «destrutturazione del quadro»: vernissage al Luxury Suite di Roma
L'esposizione dei lavori dell'artista campobassano curata dalla storica d'arte Carmen D'Antonino
Una location di prestigio quella utilizzata per il vernissage dell’artista campobassano Francesco Rizzi, in arte Francino sabato scorso, 13 ottobre: nella Presidential Suite del Luxury Suite hotel della holding Colella in Piazza del Gesù a Roma presentata “Evolution”, in collaborazione con la galleria d’arte Petrecca e curata dalla storica d’arte Carmen D’Antonino.
Nella capitale Francino ha esposto alcune delle sue ultime opere che inaugurano, con un’originalità tutta sua, un nuovo filone della propria carriera artistica. «Ho intrapreso la strada della destrutturazione del supporto, del telaio sul quale, generalmente, l’artista dipinge le sue opere – afferma Francino -. Spaghi, stoffe, corde, lacci, retine di nylon e a volte catene vengono applicati al telaio e ricoperti di catrame nero sul quale, successivamente, dipingo l’immagine. L’asino, il bulldog inglese, la chiesa di Parigi, Sofia Loren, il biplano sono tutti quadri costruiti in questo modo. Questo nuovo modo di lavorare – continua – sicuramente comporta una lievitazione dei tempi di realizzazione. Una tessitura vera e propria che dà tridimensionalità alla mia pittura. Devo dire che, al momento, gli addetti ai lavori sono piacevolmente incuriositi da questa mia novità. Solo in futuro sapremo se sarà apprezzata o meno anche dal pubblico».
La storia dell’artista molisano lo ha visto dopo un breve periodo espositivo a Pavia, di ritorno nel capoluogo molisano e, in seguito all’incontro con il pittore Antonio D’Attellis, dedicarsi alla pittura. La prima personale è del 1998 e, in seguito, ha esposto a: Arte Fiera di Cremona e Padova (1999), Arte-Expo di New York (2000), personale Praga (2001). Nel 2017 le sue opere sono state esposte in importanti Gallerie in Germania e Danimarca come quella di Paul Sties a Francoforte e la Gallery X a Copenaghen. Nel 2018, infine, ad Isernia, alla Galleria Arte Petrecca con “Francino Evolution”.
«Il legame istintivo con la natura è profondo e ne fa un raffinato “vedutista”, così come non meno interessante e delicata è la sua fase ritrattistica. Francino – scrive la critica Carmen D’Antonino – è un conoscitore della storia della pittura: lo si nota dai forti richiami ai grandi Maestri del Novecento, attualizzati in un’arte estremamente moderna, con una rivisitazione contemporanea». M.S.