Espianto di organi al Neuromed salva due vite a Roma e L’Aquila
Il Direttore Sanitario Pennelli: «Ancora una grande esperienza umana e professionale che ha permesso di aiutare altri pazienti»
POZZILLI
Dopo la dichiarazione di morte cerebrale di un paziente al Neuromed di Pozzilli, la famiglia ha prestato il proprio consenso alla donazione degli organi, ore frenetiche nelle quali la Direzione sanitaria e la Rianimazione del Neuromed hanno allertato il Centro di Coordinamento Trapianti che, a sua volta, ha attivato le varie équipe sul territorio italiano. Una mobilitazione congiunta che ha visto l’impegno diretto della Direzione Sanitaria, dell’Unità Operativa di Rianimazione, del personale del comparto operatorio e dei laboratori. Squadre di chirurghi sono giunti dalle città di Roma e L’Aquila, mentre la Rianimazione Neuromed organizzava tutto il necessario per gli interventi. I team chirurgici sono arrivati al Neuromed dove, nel comparto operatorio, si è proceduto al prelievo multiorgano. Successivamente, grazie allo sforzo della Prefettura e della Questura che hanno organizzato gli spostamenti, gli organi sono stati trasportati verso gli ospedali di destinazione per essere subito trapiantati sui pazienti in attesa e raggiungendo Roma e L’Aquila hanno salvato vite. «Ancora una volta abbiamo vissuto una grande esperienza umana e professionale – il commento del dottor Orazio Pennelli, Direttore Sanitario dell’Istituto di Pozzilli, e del dottor Fulvio Aloj, Responsabile dell’U.O. di Rianimazione – Abbiamo condiviso con la famiglia, supportandola adeguatamente in un momento così delicato, la volontà di aiutare altri pazienti bisognosi che grazie a questo dono potranno avere una qualità di vita migliore. Ringraziamo i congiunti del paziente e tutti coloro che hanno permesso questa complessa operazione, contribuendo così a scrivere una nuova pagina di solidarietà».