L’emendamento per l’abrogazione firmato dall’inedita coppia Toma-Greco
Lo avevamo annunciato già giovedì 16 aprile, all’indomani dell’azzeramento della giunta. L’istituto della surroga aveva le ore contate, e così è stato.
Le certezze le avevamo poi annunciate lunedì 20, anticipando la presenza della modifica della legge elettorale nel maxiemendamento.
Ieri, martedì 21 aprile, in tarda serata, la surroga è stata eliminata dalla legge elettorale. Con un emendamento alla Legge di Stabilità a firma di Toma e Greco è stata modificata la legge elettorale del 2017 con l’abrogazione dell’incompatibilità tra la carica di assessore e quella di consigliere: è stato eliminato l’articolo 15 della legge regionale del 5 dicembre 1017, numero 20. Sono definitivamente fuori dal consiglio regionale Antonio Tedeschi, Massimiliano Scarabeo, Nico Romagnuolo e Paola Matteo. L’emendamento ha ottenuto 18 sì, maggioranza e 5 Stelle, e 3 no, Iorio, Fanelli e Facciolla. Ora bisognerà se tale abrogazione può avere effetto su diritti acquisiti ed essere in qualche modo retroattiva o se si applicherà dalle prossime elezioni. A deciderlo, ovviamente, saranno i tribunali. Ai quali ricorreranno certamente gli esclusi.
Si è trattato, ad ogni modo, di un passaggio inevitabile per il governatore Toma che nel caso in cui i surrogati fossero rientrati in Consiglio, si sarebbe trovato con una maggioranza inesistente, visto che i “rientranti” non sarebbero stati certo teneri con il governatore. Sono pronti, come detto, una miriade di ricorsi. E il presidente ha pronto anche il piano B. Nel caso l’abrogazione dell’istituto della surroga non fosse legittimo, o si stabilisse la sua validità a partire dalle prossime elezioni, il governatore nominerebbe una giunta di esterni, in modo tale da evitare il rientro dei quattro. redpol