Il Molise si è espresso con 9 rappresentanti, di cui 6 parlamentari e 3 delegati regionali. Solo Ortis e Testamento hanno indicato un nome: Paolo Maddalena, vicepresidente emerito della Consulta
di Antonio Di Monaco
La fumata nera, ampiamente prevista, alla fine si è materializzata al primo scrutinio per l’elezione del tredicesimo presidente della Repubblica. La prima votazione del Parlamento in seduta comune, integrato dai delegati delle regioni nell’Aula di Montecitorio, si è conclusa con lo spoglio che viene effettuato personalmente dal presidente della Camera, Roberto Fico. Il numero delle schede bianche, 672 (la maggioranza dei 2/3 dei voti era fissato proprio a 672 voti), come annunciato dai principali partiti di centrosinistra e centrodestra, ha raggiunto il quorum minimo richiesto, mentre 49 sono state le nulle con 976 presenti e votanti rispetto ai 1008 previsti. Nello spoglio della prima votazione ci sono stati voti, tra gli altri, per Mario Draghi, Silvio Berlusconi, Liliana Segre, Giuliano Amato, Elisabetta Casellati, Pier Ferdinando Casini, Umberto Bossi, Marta Cartabia e Giuseppe Conte. Sulle schede sono comparsi anche quelli di alcune personalità sportive o del mondo dello spettacolo. Tra questi, un voto a testa è andato ai conduttori televisivi Amadeus e Alberto Angela. Un voto anche per l’ex portiere della Nazionale di calcio campione del Mondo, Dino Zoff.
Tra i voti nulli, si segnalano quello a Pepito Sbazzeguti, anagramma di Giuseppe Bottazzi, il Peppone dei film “Don Camillo” interpretato da Gino Cervi. Non sono mancati i voti ai conduttori e giornalisti, come Claudio Sabelli Fioretti, Alfonso Signorini, conduttore del “Grande Fratello”, il conduttore di “Porta a Porta” Bruno Vespa, Giorgio Lauro di “Un giorno da pecora” e Giuseppe Cruciani della trasmissione radiofonica “La Zanzara”, e Mauro Corona. Poi, tra le schede nulle, tanti nomi di calciatori italiani e stranieri e comunque al di sotto dei cinquant’anni. Infine, sono stati segnalati anche voti per pornoattori famosi non meglio specificati.
Il Molise si è espresso con nove rappresentanti, di cui sei deputati e tre delegati del Consiglio regionale, ovvero il presidente della Regione, Donato Toma, il presidente dell’assise di via IV novembre, Salvatore Micone e, per la minoranza, il capogruppo del M5S, Andrea Greco.
“Oggi – ha commentato il deputato molisano del M5S, Antonio Federico – ho avuto l’onore di votare per eleggere il tredicesimo Presidente della Repubblica. Grazie. Voglio dire grazie per avermi concesso questa possibilità. Ma il modo migliore di esprimere la mia gratitudine è quello di agire, oggi e come ho sempre fatto, con onore e con lealtà, nei confronti di tutti voi e nei confronti del Movimento”.
Più diretta la deputata di “L’alternativa c’è”, Rosalba Testamento che, insieme con il suo gruppo componente del Misto, ha “indicato il nome di Paolo Maddalena (che ha totalizzato 36 voti), magistrato, giurista e vice presidente Emerito della Corte Costituzionale. “Siamo convinti – ha sottolineato – che una personalità irreprensibile e prestigiosa come la sua possa ricreare tra gli italiani quei sentimenti di comunione, solidarietà e appartenenza che, negli ultimi due anni di pandemia, per varie ragioni, sono andati perduti”.
L’onorevole renziana di Italia Viva, Giuseppina Occhionero, in linea con le indicazioni del suo partito, ha auspicato che “il Parlamento si impegnerà ad individuare il profilo migliore per colui che sarà il custode e l’arbitro della democrazia. Il nome migliore sarà quello di una figura di alto profilo e ampiamente condiviso, in grado di portare avanti l’ottimo lavoro di Sergio Mattarella”.
La deputata di Forza Italia, Annaelsa Tartaglione, si è limitata ad esternare come il suo primo voto per l’elezione del Presidente della Repubblica sia stato “un vero onore, una grande emozione”.
Infine, il senatore di “L’alternativa c’è”, Fabrizio Ortis ha confermato che il suo nome è stato “quello di Paolo Maddalena, figura integerrima e garantista. Maddalena ha passato tutta la sua vita a difendere la Costituzione e la sovranità popolare. Credo davvero che possa essere un grande Presidente della Repubblica”. Nessun commento – ma non è una novità da inizio legislatura – dal senatore ex M5S e attualmente in forza al gruppo Misto, Luigi Di Marzio.