Ecotassa, “possibili ripercussioni anche per Termoli. Di Maio riveda il provvedimento”

REDAZIONE TERMOLI

È un vero e proprio appello a rivedere il provvedimento sull’ecotassa nato con l’obiettivo di colpire i motori che inquinano maggiormente quello che si è levato da Termoli dove l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Sbrocca ha deciso di uscire allo scoperto per sensibilizzare il Governo nazionale a ripensare al provvedimento. “Rischia di spingere il management della FCA a rivedere gli investimenti da attuare sul territorio anche quello di Termoli – ha affermato il sindaco Sbrocca che ha sottolineato anche il ricorso alla cassa integrazione – appena ieri è stato comunicato un nuovo turno di cassa integrazione e questo non può che preoccupare”. Al suo fianco i consiglieri Barile e Di Francia, entrambi dipendenti FCA insieme al consigliere Sabella. “L’ecotassa – ha affermato Barile – andrà a colpire i motori T4 e V6, che vengono montati sui modelli di grossa cilindrata come Giulia e Stelvio e il 1400 16V che viene montato sulla Tipo, al momento la macchina più venduta del parco auto Fiat”. Circa mille i lavoratori che potrebbero essere colpiti dalle conseguenze “e non sappiamo quello che potrebbe succedere all’indotto – ha continuato Di Francia – il nostro è uno stabilimento che ha sempre dimostrato di essere operativo e lavorativo tanto che a settembre dovevano essere iniziati i lavori per le nuove linee produttive. C’è maretta e preoccupazione per una tassa che potrebbe colpirci tanto”.