Droga sequestrata all’interno del carcere

Due cellulari (ritrovati in due distinti momenti), due carica batterie e soprattutto 3 involucri contenenti un discreto quantitativo di ‘polvere bianca’ (inviata subito in questura per accertare la natura dello stupefacente): questo è quanto hanno sequestrato gli agenti della polizia penitenziaria nelle scorse ore. Dove? All’interno del carcere di via Cavour. Gli agenti, probabilmente insospettiti da strani movimenti da parte dei detenuti, si sono messi all’opera e  hanno portato a termine il blitz.

Un’azione messa a segno nonostante il personale ormai ridottissimo. Da tempo infatti vengono sollecitate nuove assunzioni. Un carcere, quello del capoluogo, che continua a funzionare al meglio grazie alla professionalità e alla costante presenza del direttore, Mario Silla e del comandante Ettore Tomassi che, come detto, svolgono quotidianamente un gran lavoro affinché tutto funzioni al meglio. Gli inquirenti adesso  stanno lavorando per cercare di capire come sia potuta entrare la droga (e anche i telefoni cellulari) all’interno  della casa circondariale. I controlli, ad ogni ingresso, infatti sono serrati da parte degli agenti. In alcuni punti il muro di cinta del carcere è ‘alto’ appena un paio di metri e confina con il cortile. Non è escluso che la ‘roba’, su commissione, possa dunque essere ‘piovuta dall’alto’. Come anticipato infatti i controlli sono sempre efficaci malgrado il personale sia ridotto. Da tempo l’Uspp (l’unione sindacati di polizia penitenziaria) chiede nuove assunzioni anche perché il personale presente è costretto a fare i salti mortali per garantire la necessaria sicurezza pur in condizioni non sempre ottimali.