Droga nelle bare, ucciso a Caivano pregiudicato finito nell’inchiesta isernina

Nell'operazione denominata "Terra bruciata" scoperto un traffico di stupefacenti che coinvolgeva anche il Molise

REDAZIONE
ISERNIA

É stato ucciso in un agguato di camorra nelle campagne di Orta-Caivano il 37enne Ferdinando Fenicia già noto alle forze dell’ordine, in particolare ai carabinieri di Isernia per un’inchiesta che nel 2005 aveva portato al suo arresto a soli 23 anni. L’operazione denominata “Terra Bruciata”, fu condotta dai carabinieri della Compagna di Isernia, portando alla luce un traffico di droga che avveniva attraverso l’occultamento di stupefacenti all’interno di bare trasportate in Molise, Umbria e Calabria. I militari avevano eseguito 17 delle 23 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dalla Dda di Napoli, sulla scorta dell’inchiesta coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, per i reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga, porto abusivo di armi ed estorsione.
La vittima dell’agguato era stato accusato di contrabbando di sostanze stupefacenti. Fenicia era affiliato al clan Pezzella di Cardito, che sta affermando il proprio dominio al posto del clan Moccia. Il 37enne sarebbe stato attirato da un complice degli assassini che era in auto con lui e poi questi lo avrebbe colpito. L’uomo ferito è sceso dall’auto per scappare, ma gli assassini lo hanno raggiunto e finito. I colpi sono esplosi da una calibro 9,21. La vettura, una Fiat 500 L intestata alla moglie di Fenicia, è stata data alle fiamme per far sparire le tracce lasciate dagli assassini che sono saliti su una vettura guidata da complici per poi darsi alla fuga.