Dragaggio del porto, un workshop su tecniche e metodi innovativi
L'incontro questa mattina presso la sala del Circolo della Vela di Termoli
REDAZIONE TERMOLI
Proseguono a ritmo serrato i lavori inerenti il dragaggio nel porto di Termoli. Questa mattina, presso la sala del Circolo della Vela della città adriatica si è tenuto un workshop, patrocinato dalla Regione Molise, sulle tecniche, le metodologie operative e le problematiche riscontrate nelle operazioni propedeutiche ed operative del dragaggio.
«Il dragaggio del porto – ha spiegato nell’intervista Stefano Boscolo Cucco ingegnere e legale rappresentante della società ‘La dragaggi’- sta avvenendo con la motonave draga Gino Cucco e la motonave Betta Giuseppe Cucco e con il supporto tecnico del pontone Dragonda. Attualmente la zona A è quasi del tutto terminata, quindi ci rimane solo la parte interna al porto».
I lavori, infatti, è stato suddiviso in due zone: la zona A, dove ci sono circa 160mila metri cubi di materiale che attualmente vengono scaricati in mare in una area autorizzata; la zona B, dove ci sono circa 50mila metri cubi di materiale che verranno sottoposti ad uno speciale processo di washing sedimentologico.
Quest’ultima operazione rappresenta una tecnologia innovativa nel panorama italiano “perché laviamo la sabbia-ha continuato Boscolo- e riduciamo la componente pelitica dei materiali dragati”.
Durante le operazioni di dragaggio effettuate non sono però mancati degli intoppi che sono però stati superati grazie all’alta metodologia applicata dall’azienda.
«Agibilità che serve ad un porto come quello di Termoli che rappresenta una grande opportunità per la città adriatica».
Buone notizie anche dalla Regione Molise rappresentata quest’oggi dall’Assessore regionale Vincenzo Niro.
«Stiamo lavorando anche all’approvazione del piano urbanistico portuale per dare altro vigore al porto di Termoli lasciato negli anni all’abbandono. Termoli con questi lavori sarà il traino di tutta la Regione».
I lavori dovrebbero terminare entro i prossimi due mesi.
IN ALTO, L’INTERVISTA A STEFANO BOSCOLO CUCCO INGEGNERE DELLA SOCIETÀ “I DRAGAGGI”