Doppia indennità, cannonate tra Veneziale e Federico

Botta e risposta tra il candidato alla presidenza per il centrosinistra Carlo Veneziale e il neodeputato molisano del Movimento Cinque Stelle, Antonio Federico. Parlando della situazione politica nazionale Veneziale in mattinata aveva attaccato, affermando: “Ma ci rendiamo conto che da quella parte abbiamo un Partito (chiamiamolo Partito) di proprietà di una società milanese? Un Partito senza democrazia interna dove ci sono persone come Antonio Federico che prendono le indennità sia da consigliere regionale che da parlamentare?”.
Pronta la risposta di Federico in un video pubblicato su facebook. “Veneziale dice il falso – afferma l’onorevole – c’è una legge dello stato, il decreto Monti, che stabilisce la non cumulabilità delle indennità di un consigliere regionale con quella da parlamentare. C’è anche una legge regionale, la 10 del 2013 che prevede la non cumulabilità, quindi solo per la legge dello Stato non potrei prendere una doppia indennità. Da portavoce regionale ho già rinunciato ad oltre 300 mila euro, ridandoli indietro, non mi spaventa rinunciare ad altre 5.000 euro per le ultime due mensilità da Consigliere, come peraltro già previsto dalla legge.” Federico spiega ancora la sua posizione: “Del resto il Movimento Cinque Stelle non prevede che ci si possa dimettere da una carica per candidarsi per un’altra: mi trovo mio malgrado in questa ‘terra di mezzo’ solo perché non si è voluto l’election day in Molise. Fortuna – conclude Federico – che il 22 aprile si sta avvicinando.”