Dopo quattro mesi ai domiciliari, torna in liberà Domenico Riccio, direttore dell’Ufficio delle Entrate

Torna in libertà Domenico Riccio, il direttore dell’Agenzia delle Entrate di Isernia, arrestato lo scorso sei aprile per tentata concussione. La decisione del Gip ha accolto la richiesta della difesa, rappresentata dagli avvocati Giuseppe Stellato e Benedetto Maria Iannitti, che avevano chiesto la riduzione delle misure cautelari. Riccio era agli arresti domiciliari dallo scorso sei aprile, quando fu arrestato, da adesso conserva solo la prescrizione dell’obbligo di dimora a Venafro, ma potrà circolare liberamente in città e incontrare i suoi cari. Come si ricorderà, Domenico Riccio, dirigente delle Entrate di Isernia, è stato accusato dalla procura di tentata concussione: avrebbe chiesto un milione all’amministratore giudiziale della ex DR Motor Company, società in concordato, a fronte di un suo presunto impegno ad astenersi da una serie di azioni in danno della società stessa. Un’accusa che aveva destato da subito stupore e incredulità, in tutti quanti conoscono Domenico Riccio, considerato un dirigente integerrimo, figlio dell’ex parlamentare Eugenio Riccio, di famiglia benestante e lontano, fino al giorno dell’arresto, da qualunque sospetto o indiscrezione sulla sua condotta. Insomma qualcosa di assolutamente sorprendente per tutti. Nei confronti del dipendente l’Agenzia aveva immediatamente adottato la sospensione cautelare dal servizio. Riccio in sede di interrogatorio davanti al Gip aveva scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. La fine degli arresti domiciliari vuol dire che la Procura ha oramai acquisito tutti gli elementi che riteneva necessari e si avvia a chiudere le indagini. A quel punto la difesa potrà acquisire copia del fascicolo e presentare entro venti giorni la sua memoria. Dopo di che, la procura chiederà il rinvio a giudizio o l’archiviazione.