Dopo 40 anni la Castellelce vede finalmente la luce (VIDEO E FOTO)
Battista: «Risolviamo almeno parzialmente le criticità della zona». Niro: «La Regione farà da ente attuatore per il secondo lotto dei lavori»
REDAZIONE TERMOLI
Per i residenti dell’area è una sorta di sogno che finalmente diventa realtà. C’è chi, tra i partecipanti al taglio del nastro, l’ha definita un’opera che si realizza dopo 40 anni per un collegamento che nasce con l’obiettivo di rendere più semplice il transito e gli spostamenti delle auto da un Comune all’alto. Ha visto la luce ieri mattina, dopo 40 anni, la Castellelce, la strada che nasce per collegare i Comuni di San Felice del Molise, Mafalda, Tavenna, Palata e Acquaviva Collecroce alla fondovalle Trignina. I lavori, appaltati dalla Provincia di Campobasso, ente attuatore, all’impresa Ati Life Srl Emmegi Costruzioni con sede a Trivento per 2milioni di euro hanno permesso la realizzazione del primo tratto della strada. Il secondo, invece, per l’importo di 25milioni di euro, vedrà la Regione Molise come ente attuatore dopo la decisione della Provincia di cedere i lavori. «Con questa opera – ha affermato il presidente della Provincia di Campobasso, Antonio Battista, andiamo a risolvere parzialmente il problema di queste comunità. Si tratta di un’opera che è stata realizzata nel triennio peggiore di vita delle Province ma siamo riusciti lo stesso a completare l’opera e quindi il merito va ai tecnici della Provincia e a chi ha saputo recuperare i finanziamenti e alle maestranze che hanno operato nei territori». Un’opera che è stata salutata con grande soddisfazione anche dagli stessi sindaci dei Comuni interessati, tutti presenti al taglio del nastro. «Loro – ha proseguito Battista – hanno avuto la pazienza di aspettare la realizzazione di un’opera strategica e funzionale e sono stati vicini alla Provincia di Campobasso». Provincia che ha altri “assi” da tirare fuori dal cilindro. «Ci sono tantissime altre opere in programma. Abbiamo approvato prima in assemblea dei sindaci e dopo in consiglio provinciale il bilancio di previsione del 2019-2021 con un corposo bouquet di opere pubbliche da realizzare, sempre poche, perché le risorse sono ridotte ma qualcosa inizia a muoversi e quindi la provincia di Campobasso ricomincia a vivere per dare servizi ai territori che sono di strategica importanza per l’economia e di sopravvivenza perché un Comune difficilmente raggiungibile si svuota a vantaggio dei Comuni più grandi». Tra gli obiettivi da portare a termine, come ribadito dall’assessore regionale Vincenzo Niro, anche la creazione di una sorta di hub per permettere a tutti coloro che dovranno prendere l’autobus di godere di servizi e infrastrutture sicuramente più confortevoli delle semplici pensiline. «Questo progetto – ha affermato Niro – fa parte di uno più complesso che riguarda la necessità di rimettere mano al Piano dei Trasporti e della Mobilità. Abbiamo firmato una intesa con il Ministero considerando che il nostro piano era datato 2002 ed aveva validità fino al 2012. Penso che dopo 6 anni di scadenza del piano e 16 dalla prima stesura per rimodellare e dare concretezza al trasporto pubblico bisognava rifare il piano e nell’ambito del piano stiamo prevedendo delle nuove zone di sosta per passeggeri che non possono continuare a stare in piazzole di sosta molto critiche questa sosta che ci hanno proposto i sindaci dell’area sarà inserita nel nuovo piano del trasporto considerando che le due direttrici sono Bifernina e Trignina». Sotto la lente di Niro anche il prossimo passaggio che prevede la realizzazione del secondo lotto dei lavori. «A giugno dell’anno scorso abbiamo fatto un incontro con i sindaci dell’area e il presidente Toma per capire quella che era la migliore soluzione, in un primo periodo si era pensato di affidare come ente attuatore la Provincia che dopo alcuni mesi ha rimandato alla Regione comunicando che non era nelle possibilità di fare l’ente attuatore per cui abbiamo rimandato gli atti per il completamento e a breve la Giunta regionale esaminerà la proposta per riassumere in capo alla Regione l’ente attuatore per la fase ultima del progetto per 25milioni di euro e dopo la successiva l’appalto dei lavori. Ribadisco che i termini sono stretti, la procedura – ha affermato Niro – da quello che mi è stato evidenziato è parecchio complessa. Noi metteremo le risorse affinché entro il 31 dicembre 2021 venga consegnato appalto del completamento dell’annosa storia della Castellelce».
IN EVIDENZA, L’INTERVISTA AL SINDACO ANTONIO BATTISTA E ALL’ASSESSORE REGIONALE VINCENZO NIRO