Docenti: in Molise l’anno scolastico rischia di ripartire con 500 precari

La Flc Cgil Molise: «L’accordo sul concorso non risolve l’emergenza precariato nelle scuole»

«L’accordo sui concorsi non risponde all’obiettivo di semplificare la procedura concorsuale e mettere la scuola nelle condizioni di ripartire il prossimo settembre. Ci troveremo di fronte a un nuovo anno scolastico che comincia con oltre 200 mila cattedre scoperte in tutta Italia (circa 500  in Molise), avvicendamento di supplenti e difficoltà per famiglie e alunni. Ci riserviamo un giudizio preciso solo dopo la lettura del testo che sarà approvato alla Camera entro il 7 giugno, ma da quanto apprendiamo, l’accordo raggiunto non snellisce la procedura, perché sostituisce il quiz con una prova scritta a risposte aperte, a cui poi seguiranno formazione e prova orale selettiva, con il risultato che i tempi di espletamento del concorso si allungheranno piuttosto che accorciarsi. Ricordiamo – si legge in una nota della FlcCgil Molise – che la procedura straordinaria nasceva dall’esigenza di riparare ad un torto che lo Stato ha commesso verso lavoratori precari che lavorano da anni nella scuola con contratti a termine, a dispetto delle norme europee che prevedono la stabilizzazione. Mai come in fasi come queste si vede la distanza che c’è tra le  esigenze politiche di trovare una mediazione in una maggioranza, e le necessità concrete e reali di una scuola che agli annosi problemi delle ripartenze di settembre ne aggiunge molti altri legati all’emergenza sanitaria. Il Paese ha bisogno di un sistema scolastico che sia davvero in grado di recuperare il debito maturato nei confronti di studenti e famiglie in questi mesi di sospensione delle attività scolastiche. Senza tutti i docenti in cattedra a settembre, si parte davvero col piede sbagliato».