Dito amputato ad una salma, arriva la sentenza: Asrem dovrà risarcire 105mila euro
Era il lontano 2014, quando ad un uomo di Vinchiaturo deceduto a seguito di una malattia incurabile fu profanata la salma che giaceva in obitorio
CAMPOBASSO
Familiari da risarcire con 105mila euro, una somma da dividere equamente fra moglie e i due figli dell’uomo di 74 anni di Vinchiaturo al quale nel novembre di quattro anni fa venne amputato un dito della mano mentre il corpo si trovava nell’obitorio del Cardarelli di Campobasso. L’uomo era deceduto il giorno prima a causa di una malattia incurabile. L’indennizzo è stato quantificato e deciso dai giudici del Tribunale Civile di Campobasso ai quali si erano rivolti i familiari del defunto. Risarcimento che graverà sulle casse della Asrem che ha diretta competenza sulle funzioni dell’ospedale Cardarelli. Fra queste il controllo degli accessi ai sito che non possono e non debbono essere violati senza autorizzazioni. I giudici avrebbero quindi riconosciuto una sorta di omissione che avrebbe finito per arrecare dolore e sofferenza alla famiglia del defunto il cui corpo era stato profanato. Una sentenza che comunque non fa luce su chi materialmente commisse quel gesto inqualificabile, compiuto poche ore prima che si svolgessero le esequie il 17 novembre del 2014. Altro particolare che aggiunse dolore alla sofferenza dei familiari fu che il dito ampuntato venne fatto recapitare un mese dopo via posta ordinaria alla direzione sanitaria del Cardarelli.