Disturbi alimentari: la sitazione attuale

di Francesca de Rensis

Al giorno d’oggi molti ragazzi, di età compresa tra i 15 e i 19 anni, soffrono di disturbi dell’alimentazione. Questo problema colpisce circa tre milioni di famiglie e il fenomeno dilaga sempre più tra i giovanissimi, di età inferiore ai 14 anni (circa il 14% della popolazione). L’anoressia e la bulimia sono le patologie più conosciute ma ne esistono molte altre come l’ortoressia, il nutrirsi in modo troppo corretto e la vigoressia, in cui il soggetto mira solo a diete proteiche e spesso colpisce chi fa sport. Esistono poi altri tipi di disturbi come il magiare di notte, il consumare solo un determinato tipo di alimenti escludendone altri o  il mangiare incontrollatamente (BED: binge eating desorder). E’ stato stimato che per il sesso maschile è circa il 5-10% a dover combattere con l’anoressia nervosa, il 10-15% la bulimia e il 30-40% il BED. La percentuale è maggiore invece per quanto riguarda il sesso femminile: 2% per l’anoressia, 4,5% per la bulimia e 6,2 % per i disturbi dell’alimentazione incontrollata. Probabilmente ad incidere sui disturbi alimentari giocano un ruolo fondamentale canoni di bellezza incentrati sulla magrezza,  l’insoddisfazione provata talvolta nei confronti del proprio corpo, la scarsa autostima e gli stati emotivi negativi. La situazione socio-culturale è poi molto complessa in quanto da un lato c’è un aumento dell’obesità, favorita da uno stile di vita sedentario e da un incremento dei fast food e delle bevande zuccherate, dall’altro ci sono gli ideali dell’aspetto fisico promossi dalla moda ,che associa la magrezza alla bellezza. L’anoressia è un problema molto importante: spesso sono i sensi di colpa e le esperienze traumatiche ad essere dei fattori scatenanti.