Disabili costretti a pagare il biglietto della circolare «E’ inaccettabile»

«Siamo disponibili, come consiglieri di minoranza, ad anticipare le somme dovute alla Gtm per vedere garantito il servizio per i più deboli»

REDAZIONE TERMOLI

E alla fine chi ne paga le conseguenze è sempre il cittadino. Nel caso di specie di Termoli è ancor più intollerabile che a subire sia un cittadino diversamente abile. Il caso in questione riguarda la polemica giustamente scoppiata dopo che il gestore del trasporto pubblico a Termoli, la Gtm, ha predisposto che anche i disabili debbano pagare il biglietto dell’autobus anziché salire gratis così come previsto dalla legge. Questo è stato il centro della conferenza stampa che si è tenuta questa mattina, 7 ottobre, nella saletta adiacente a quella della minoranza al comune di Termoli dai gruppi consiliari Vota per Te e Pd. 

«Non è accettabile il fatto che i diversamente abili debbano essere lasciati a piedi perché non possono usufruire, se non pagando, del servizio pubblico di trasporto nonostante vi siano delle leggi che tutelino il trasporto gratuito dei disabili». Cosi ha esordito l’ex sindaco di Termoli Angelo Sbrocca spiegando, carte alla mano, l’intera situazione. «La legge che regola il trasporto gratuito dei disabili è la 104 del 1992 ed è l’articolo 26 a disciplinare proprio tale aspetto. Il servizio di trasporto collettivo è il primo servizio che un comune deve garantire ai meno fortunati. La legge individua non una facoltà da parte del comune -ha spiegato Sbrocca- ma un diritto del disabili. Se andiamo sul sito dell’ Gtm -ha poi continuato- troviamo la “Carta della mobilità” nella quale si legge che hanno diritto a non pagare i titolari di tessere di libera circolazione». Queste tessere permettono ai diversamente abili di usufruire gratuitamente o con pagamento parziali dei trasporti pubblici nel territorio comunale. «C’è una chiara inadempienza -ha continuato Sbrocca- da parte della Regione e del Comune». La Gtm a settembre aveva già diffidato il Comune e la Regione a procedere con i pagamenti arretrati e aveva annunciato il preavviso di disservizio pubblico dal 1 ottobre affermando che non sarebbero state riconosciute le gratuità delle tessere di libera circolazione emesse dalla regione Molise ai disabili, sui servizi gestiti dalla Gtm nel comune di Termoli. «Secondo noi -ha concluso Sbrocca- la società concessionaria non poteva interrompere il servizio pubblico. Se c’era questo inadempimento la ditta doveva agire perseguendo la strada giudiziaria per poter recuperare il suo compenso che gli spetta e non arrivare a interrompere un servizio pubblico a maggior ragione per anziani. Né la Regione e né il Comune stanno facendo nulla se non un rimbalzo di responsabilità. E allora  noi facciamo istanza a Comune, Regione e ditta concessionaria per risolvere il problema e riprendere il servizio».

«Non possiamo accettare una cosa del genere -ha affermato Oscar Scurti- e abbiamo fatto una mozione con la quale chiediamo la risoluzione del problema e l’istituzione di un fondo capitolo al Comune per l’anticipo di queste somme. Possiamo così evitare queste brutte figure». Non le ha mandate a dire neanche Manuela Vigilante che ha commentato: «C’è una inerzia colpevole degli enti preposti e a pagarne le spese sono stati ancora una volta i cittadini e ancora di più quelli deboli.  Noi vogliamo sollecitare questi enti ad assumersi le proprie responsabilità». Anche per il consigliere Andrea Casolino si è trattato dell’ennesimo fallimento di una politica che trova risorse per migliaia di cose e poi va ad intaccare i servizi essenziali. «Siamo disposti ad anticipare le somme dovute mediante una quota delle nostre indennità e invitiamo tutti i consiglieri a farlo. I consiglieri si devono sostituire a Comune e Regione per attuare un diritto dei più deboli». In ultimo Maricetta Chimisso che ha affermato come non si sarebbe mai dovuti arrivare all’interruzione del servizio «E mi meraviglio di come non si sia trovato, nell’ambito dei servizi sociali, una immediata soluzione al problema che non doveva essere assolutamente interrotto».