Incontro interessante e molto partecipato quello che si è tenuto nel pomeriggio di ieri, giovedì 4 maggio, nella sala consiliare del comune di Termoli. “Diritti Lgbt, a che punto siamo?”, questo il titolo dell’evento organizzato da Patrizia Manzo (M5S), Daniela Decaro (M5S), Manuela Vigilante (PD) e Salvatore di Francia (Articolo1) e che ha visto la partecipazione di istituzioni, avvocati e responsabili delle associazioni. A moderare l’incontro proprio la consigliera del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Patrizia Manzo, insieme alla consigliera comunale di Termoli, nonché consigliera provinciale, Daniela Decaro. Presenti il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Larino, avv. Michele Urbano, il Presidente della Camera Penale Circondariale di Larino avv Roberto D’Aloisio, la componente del comitato Pari Opportunità avv. Paola Cecchi, Luce Visco, Salvatore Di Francia, Sara Ferri, Matteo Fallica, Manuela Vigilante e Valentina Marino. “Ci siamo confrontati sulla concretezza delle azioni – politiche, collettive e individuali – da porre in essere perché i diritti siano davvero universali e non mere enunciazioni di principio”, ha spiegato Patrizia Manzo. “C’è bisogno di fare di più, sono ancora troppi i vuoti normativi che impediscono la vera parità dei diritti che non può restare confinata ancora nel limbo di azioni indispensabili ma mai portate a compimento. Importanti, in tal senso, i contributi dell’Ordine degli avvocati e del presidente della Camera penale a dimostrazione che la battaglia per garantire diritti a cittadine e cittadini si sostanzia in un enorme impegno ma può usare solo armi spuntate a causa di una politica che manca di visione e soprattutto di coraggio. Voglio ringraziare la testimonianza d’impegno di Luce Visco e l’attivismo mai sopito di Sara Ferri: il loro impegno tangibile sul territorio, nelle attività dello sportello fortemente voluto dall’amministrazione di Campobasso, è un pilastro sul quale costruiamo insieme i diritti uguali per tutti”.
«Anche quelli della comunità Lgbtq+ sono il termometro dei diritti umani – ha affermato la consigliera regionale del M5S e vice presidente del Consiglio, Patrizia Manzo – e fanno segnare temperature preoccupanti. Fatta eccezione per la legge sul cambio di sesso e quella sulle unioni civili, restano al palo ancora troppe questioni fondamentali.
Come, ad esempio, nel caso della legge sulle unioni civili che non rispetta ancora oggi il principio di piena eguaglianza nell’accesso al matrimonio e alle tutele accordate dal diritto di famiglia. Non è norma nemmeno la piena equiparazione di tutte le famiglie attraverso il riconoscimento della responsabilità genitoriale alla nascita, non lo è la riforma della legge sulle adozioni, aperte anche alle coppie conviventi e alle persone singole, indipendentemente dal loro orientamento sessuale.
Nel 2020, con i colleghi di opposizione, abbiamo depositato una proposta di legge contro le discriminazioni e le violenze di cui sono vittime, ancora oggi, le comunità Lgbtq+. Grazie ad un emendamento che ho presentato alla legge di stabilità dello scorso anno, e che è stato questo fortunatamente recepito dal Consiglio regionale, la comunità Lgbtq+ ha finalmente una sua rappresentanza all’interno della Commissione regionale delle pari opportunità attraverso la presenza delle associazioni di tutela.
E ci sarebbe un altro passo in avanti da compiere e per questo mi appello alle Istituzioni, agli enti locali e agli organismi di parità: l’adesione a Ready, la rete italiana delle Regioni, Province, Autonomie ed Enti locali.
Le Istituzioni sono impegnate, all’interno di questa rete, a prevenire, contrastare e superare le discriminazioni. Un’opportunità per le pubbliche amministrazioni regionali e locali di uno spazio non ideologico, di un luogo di incontro e interscambio di esperienze e buone prassi finalizzato al riconoscimento e alla promozione dei diritti umani della comunità arcobaleno che sarà cassa di risonanza per diffondere le azioni positive».
IN ALTO L’INTERVISTA A LUCE VISCO, COORDINATRICE CENTRO MOLISE LGBT, AVV. MICHELE URBANO, PRESIDENTE CONSIGLIO ORDINE DEGLI AVVOCATI DI LARINO E ROBERTO D’ALOISIO, PRESIDENTE CAMERA PENALE CIRCONDARIALE DI LARINO