Dilaga il fenomeno droga: «Autentica emergenza»
Il dato illustrato durante la cerimonia dell’anno giudiziario
REDAZIONE
CAMPOBASSO
Droga, criminalità organizzata e primo posto, in rapporto popolazione abitanti, in Italia per quel che riguarda il gioco d’azzardo. I dati forniti dalla procura generale della Repubblica di Campobasso presso la Corte d’Appello, attraverso il procuratore generale Guido Rispoli devono far riflettere. Le forze di polizia hanno il controllo del territorio mentre la Magistratura garantisce lo sviluppo delle indagini e la celebrazione dei processi in tempi rapidi. I dati che però emergono rendono evidente che si può fare ancora tanto per innalzare il tasso di legalità nel territorio molisano. Il dottor Rispoli lo ha ricordato ieri, sabato 26 gennaio, durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario 2019, aperta dalla lettura della relazione sull’amministrazione della giustizia nel distretto del Molise da parte del presidente della Corte d’Appello, Rossana Iesulauro.
Per quel che riguarda i dati nello specifico, tornando all’intervento del procuratore della Corte d’Appello, ciò che preoccupa è la continua diffusione della piaga droga.
«I delitti in materia di stupefacenti – si legge nella relazione – hanno assunto il carattere di un’autentica emergenza in quanto, in continuità con Rispoli la preoccupante crescita già evidenziata lo scorso anno, sono aumentati di oltre il 20% sia a Campobasso che a Larino, mentre sono raddoppiati a
Isernia. Il contrasto al terrorismo – si legge ancora – rappresenta come noto una priorità assoluta. Il Molise stesso non può considerarsi esente dal pericolo terrorismo che è ragionevole ritenere possa in particolare annidarsi tra i numerosi migranti richiedenti asilo – oltre 2000 – che mediamente la regione ospita e che sono alloggiati presso più di 100 diverse strutture. Senza naturalmente voler in alcun modo criminalizzare la figura del migrante che nella grande maggioranza dei casi è un soggetto che versa in condizioni di bisogno al quale è giusto approcciarsi con spirito di solidarietà, non vi è dubbio che lo Stato debba continuamente monitorare con grande scrupolo che tra i migranti non si nascondano soggetti vicini a movimenti, organizzazioni o frange estremiste, pronti a radicalizzarsi. Non di meno deve ritenersi ormai certo che il Molise sia oggetto di continue incursioni da parte delle mafie foggiane, di organizzazioni camorristiche e da ultimo, anche da parte del clan Spada della zona di Ostia nello specifico comparto dello spaccio di sostanze stupefacenti. Un altro dato allarmante è rappresentato dalla circostanza che il Molise si pone ancora al primo posto nazionale nel rapporto tra popolazione residente e numero di apparecchiature per il gioco d’azzardo (tenuto conto che è notorio che in tale settore economico è molto alto il pericolo di riciclaggio del denaro sporco, vale a dire proveniente da attività criminali)». Come anticipato si può fare ancora tanto ma se si vuole che la Giustizia molisana raggiunga standard qualitativi più alti, è necessario che «anche il Ministero della Giustizia e il consiglio superiore della magistratura facciano la loro parte garantendo l’aumento delle piante organiche».