Di Maio ricatta le Regioni: «Chi non taglia i vitalizi non riceverà fondi statali»

Il ministro ha ufficializzato ieri la proposta dinanzi agli assessori al lavoro

REDAZIONE

CAMPOBASSO

La manovra conterrà una norma per tagliare i vitalizi ai consiglieri regionali. Lo ha affermato il ministro al Lavoro e allo Sviluppo economico, Luigi Di Maio. «Nella manovra ci sarà una norma – ha riferito al termine di un incontro al Mise con gli assessori regionali sui Centri per l’impiego – che dice alle Regioni che se non tagliano i vitalizi non trasferiamo più i soldi per pagarli».

«Dopo Camera e Senato – ha aggiunto – tocca alle Regioni. In Italia non deve restare neanche un vitalizio». L’obiettivo – ha concluso – è tagliare «i privilegi ai parassiti che hanno mangiato per troppi anni». Una sorta di ricatto nei confronti delle Regioni che ricorreranno quasi sicuramente alla giustizia amministrativa, che hanno interpretato in parte le misure sulla spending review e che, comunque, in virtù dell’autonomia presentano una situazione a macchia di leopoardo, a partire da quelle autonome.

Intanto, sempre al termine dell’incontro con gli assessori al lavoro, il ministro Di Maio ha affermato che per la gestione del reddito di cittadinanza «ci sarà un software unico a cui stiamo lavorando che coordinerà il processo e incrocerà le banche dati». Di Maio spiega che «ogni giorno sapremo chi percepisce il reddito, come si sta formando, come si sta comportando e se ne ha ancora diritto. L’erogazione del reddito – precisa il vicepremier – sarà centralizzata a livello nazionale e non sarà erogato dai centri per l’impiego».

Poi «saranno rafforzate le politiche attive con un miliardo di euro l’anno destinati ai centri per l’impiego. Infine – continua – lanceremo un bando per rifare il logo perchè serve anche rendere più omogenea la comunicazione dei centri per l’impiego. Oggi quando dico centri per l’impiego i cittadini si arrabbiano perchè trovano troppe umiliazioni, ora cambieremo molte cose», assicura Di Maio.