Depuratore al Sinarca, lavori finiti. A febbraio la consegna dell’impianto tanto atteso
TERMOLI. Più di dieci anni di attesa tra intoppi, diverse varianti al progetto e la rescissione del contratto decisa dal sindaco Sbrocca per i ritardi e le inadempienze della ditta che aveva vinto l’appalto ma dopo più di dieci anni di attesa tra qualche settimana entrerà in funzione il depuratore del Sinarca. L’impianto, i cui lavori stanno andando avanti da parecchio, servirà a risolvere i problemi di depurazione e smaltimento dei reflui e, soprattutto, alleggerire non poco il lavoro dell’impianto del porto la cui gestione è finita sotto la lente di ingrandimento della Procura di Larino che ha aperto una inchiesta per far luce su eventuali responsabilità. E così, dopo la definizione di alcuni dettagli tra cui il collegamento all’impianto di sollevamento della Torretta, il depuratore entrerà finalmente in funzione. I lavori, dunque, sono in dirittura di arrivo dopo la rescissione del contratto con la vecchia ditta e la necessità, per l’amministrazione comunale, di trovarne una nuova per il completamento dell’opera. Nuova ditta e nuovi lavori che hanno messo in evidenza che l’impianto non era completo e che alcune parti non erano state realizzate. Lavori lunghissimi che hanno creato tanti disagi e grattacapi per l’amministrazione che ha dovuto fare i conti con un’opera monca. Adesso la svolta vicina con l’impianto che dovrebbe entrare in funzione a breve per risolvere buona parte del sovraccarico del depuratore del porto. Con l’entrata in funzione del depuratore al Sinarca si risolverà anche il problema dei nuovi allacci idrici che sono bloccati da più di due anni che hanno impedito a tanti cittadini di trasferirsi in nuove abitazioni. La Crea, infatti, in questi anni ha abilitato solo le riattivazioni delle vecchie utenze e i subentri. Tra le situazioni che attendono ancora di essere definite anche il palazzo dello Iacp che si trova in contrada Colle Macchiuzzo, terminato da tempo ma che ancora non può essere utilizzato proprio per l’impossibilità di effettuare nuovi allacci con le famiglie che sono in attesa ma che, nel frattempo, rischiano anche lo sfratto. A febbraio, quindi, ci sarà la consegna del nuovo depuratore che andrà a regime nel giro di un paio di mesi e che potrà ricevere fino a 12mila utenze, togliendo dall’impianto al porto tutta la parte relativa alla zona di Porticone alta e di contrada Colle della Torre.