Depuratore al porto, 4milioni e mezzo per la delocalizzazione

Da parte della Regione Molise per il tramite dell’Egam. Adesso “caccia aperta” ai restanti 3milioni necessari per lo spostamento

Quattromilioni e mezzo di euro come contributo per la delocalizzazione del depuratore al porto di Termoli. E’ questo il “regalo di Natale” che la Regione Molise, per il tramite dell’Egam, ha fatto al Comune di Termoli. Sotto la lente la questione relativa al depuratore del porto, la struttura oramai obsoleta che nelle intenzioni delle varie amministrazioni comunali, ultima delle quali quella guidata da Francesco Roberti, presto dovrebbe trovare una nuova allocazione. Proprio Roberti ne aveva fatto un cavallo di battaglia non solo durante la campagna elettorale ma anche immediatamente dopo, e in questi mesi i problemi del depuratore del porto si sono ripresentati con diverse rotture della conduttura sotterranea dovuta alle mareggiate e alle condizioni oramai obsolete della stessa struttura. Un impianto che, quindi, versa quasi in condizioni di collasso e che risulta sempre più inadeguato alle necessità di Termoli. Una prima boccata di ossigeno era arrivata con l’attivazione del depuratore del Sinarca che ha permesso nei mesi scorsi di alleggerire il volume dei reflui arrivati al depuratore del porto ed è una questione di giorni l’allaccio della struttura di Pantano Basso. Nel complesso il progetto di delocalizzazione del depuratore del porto costerebbe 7milioni e mezzo. Adesso c’è da trovare i restanti 3milioni che potrebbero arrivare non necessariamente dalla programmazione comunale ma da una compartecipazione comunale con una programmazione di investimenti nel settore idrico grazie alla nuova convenzione Arera.