Ddl Zan, Fedez e la polemica sul palco del 1° Maggio. E tu, cosa ne pensi? (VOTA)
Il 71,43% di voi si era già espresso chiaramente rispondendo alla nostra domanda che mirava a sondare il sentiment dei cittadini molisani su uno degli argomenti di più stretta attualità, il ddl Zan, disegno di legge che mira a chiedere l’istituzione in Italia di alcuni nuovi reati e l’istituzione di una giornata nazionale contro le discriminazioni (il 17 maggio) oltre che lo stanziamento di 4milioni di euro all’anno per iniziative di contrasto al fenomeno. Le pene previste per chi violerà questa legge sono severe: dalla reclusione fino a un anno e 6 mesi (o una multa fino a 6.000 euro) per chi istiga o commette atti di discriminazione contro le categorie citate, fino ai 4 anni di reclusione per chi partecipa o favorisce le organizzazioni, le associazioni, i movimenti, i gruppi che hanno lo scopo, o uno degli scopi, nell’incitamento alla discriminazione o alla violenza sulle suddette categorie. Per la maggioranza dei molisani, quindi, il ddl Zan è necessario perché le violenze e le discriminazioni ledono il diritto alla libertà dell’individuo. (QUI L’APPROFONDIMENTO). Ne avevamo parlato anche con Luce Visco, presidente dell’Arcigay Molise che aveva espresso il suo punto di vista. (QUI L’INTERVISTA).
COSA E’ ACCADUTO DURANTE IL CONCERTONE
Il ddl Zan, però, è tornato ancora più di stretta attualità alla luce di quanto accaduto nella giornata di ieri, 1 maggio, sul palcoscenico del Concertone andato in onda su Rai3 quando Fedez ha letto un discorso di circa 4 minuti, diventato letteralmente virale sui social, nel quale il cantante italiano ha denunciato la presunta censura che sarebbe arrivata dai vertici della Rai rispetto al discorso che avrebbe dovuto pronunciare. “E’ la prima volta che mi è successo di dover inviare il testo di un mio intervento perché venisse sottoposto ad approvazione politica”, ha affermato Fedez che si è soffermato proprio sulla questione del Ddl Zan, di cui è tra i sostenitori tanto da aver iniziato proprio una battaglia virale affinché venga approvato nel più breve tempo possibile. Approvazione che, però, non ancora sta arrivando e sulla quale si è soffermato nuovamente il cantante. “Il ‘sonnecchiante’ Ostellari (Andrea, presidente della commissione Giustizia del Senato, ndr). Ha deciso che un disegno di legge di iniziativa parlamentare, quindi massima espressione del popolo, che è stato già approvato alla Camera come il ddl Zan, può essere tranquillamente bloccato dalla voglia di protagonismo di un singolo, cioè se stesso”, dice Fedez. “D’altronde, Ostellari fa parte di uno schieramento politico che negli anni si è distinto per la sua grande lotta alle diseguaglianze”, aggiunge ironicamente Fedez, elencando alcun delle frasi che esponenti del Carroccio hanno pubblicamente espresso in questi anni sul tema dell’omotransfobia, in alcuni casi anche chiedendo scusa. L’artista ricorda frasi come “se avessi un figlio gay lo brucerei nel forno”, “gay vittime di aberrazioni della natura”, “i gay sono una sciagura per la riproduzione” o “il matrimonio gay porta l’estinzione della razza”. “Qualcuno, come Ostellari, ha detto che ci sono altre priorità in questo momento di pandemia, rispetto al ddl Zan. Allora guardiamole: il Senato non ha avuto tempo perché doveva discutere dell’etichettatura del vino, della riorganizzazione del Coni, di indennità di bilinguismo ai poliziotti di Bolzano e, per non farsi mancare nulla, il reintegro del vitalizio di Formigoni”, continua ancora Fedez. “Quindi, secondo Ostellari, probabilmente il diritto al vitalizio di Formigoni è più importante della tutela dei diritti di tutti e di persone che vengono quotidianamente discriminate fino alla violenza”, prosegue.
LA RAI SMENTISCE: “MAI CENSURA”
Immediata è arrivata la smentita della Rai alle accuse di Fedez: da viale Mazzini c’è stata immediata una nota nella quale si smentiscono tutte le dichiarazioni del rapper che sul suo profilo Twitter ha anche pubblicato una parte della conversazione registrata con i vertici della Rai. “Rai3 e la Rai sono da sempre aperte al dibattito e al confronto di opinioni, nel rispetto di ogni posizione politica e culturale. E’ fortemente scorretto e privo di fondamento sostenere che la Rai abbia chiesto preventivamente i testi degli artisti intervenuti al tradizionale concertone del Primo Maggio, per il semplice motivo che è falso”, scrive l’azienda.
E TU, COSA NE PENSI?
Post e commenti si stanno susseguendo sui social da parte di vari artisti a favore di Fedez e del suo coraggio nel portare alla ribalta sul palco del Concertone del 1 Maggio quello che è accaduto e la richiesta di accelerare l’approvazione del ddl Zan. E tu, cosa ne pensi? Rispondi alla nostra domanda tesa a verificare solo il sentiment della popolazione rispetto a quello che è accaduto nella giornata di ieri.