Continuano a far discutere i dati occupazionali, pubblicati ieri dall?Istat , che in Molise fanno registrare un aumento, seppur minimo, di lavoro. Ad intervenire questa volta ? stata la Cgil, tramite una nota del responsabile del mercato del lavoro Lucia Merlo.
?I dati Istat su cui si ? dibattuto in questi giorni , che registrano in Molise un incremento di 1.533 posti di lavoro, ? un dato che ha poco significato se non calato nel contesto regionale e in quello del Mezzogiorno che ha pagato il prezzo pi? alto della crisi. Basti pensare che il 66% dei posti di lavoro persi in Italia tra il 2007 e il 2014 sono posti di lavoro persi nel Sud. Il dato dell?incremento occupazionale regionale andrebbe analizzato meglio perch? l?Istat considera posto di lavoro anche un rapporto di lavoro di un mese, di una settimana , le collaborazioni o qualsiasi altra tipologia contrattuale precaria. Il lavoro, quello vero, ? lavoro stabile con una retribuzione adeguata che permetta alle persone di provvedere ai fabbisogni delle proprie famiglie. Vi ?, inoltre da sottolineare che i dati pubblicati sul portale di Clic Lavoro del Ministero, che riportano la distribuzione regionale delle assunzioni nel terzo trimestre 2015, evidenziano che il Molise segna il numero pi? negativo tra le regioni italiane. Rispetto allo stesso periodo del 2014, infatti, si ? registrato un ? 9,1% dei rapporti di lavoro e un -7% di lavoratori occupati. La crisi ? ancora in atto e sono ancora senza soluzione le numerose vertenze aperta che, se non risolte, porteranno centinaia di lavoratori a perdere il posto di lavoro. Sarebbe sensato analizzare il contesto regionale per dare finalmente una programmazione seria ad una regione il cui tessuto produttivo ? stato letteralmente distrutto da una crisi che ha spazzato via le poche medie/grandi imprese presenti nel territorio e l?indotto ad esse collegato. I Masterplan, le politiche attive, i tirocini non bastano a riavviare l?economia di un territorio. Serve una programmazione seria, servono scelte coraggiose, serve declinare quelle scelte con l?idea di sviluppo che si vuole realizzare. La svolta di un territorio si determina con azioni, non basta leggere dati?.