Dalla Nigeria all’Italia per coronare il loro sogno d’amore
Il "sí lo voglio" di Michael e Queen che va oltre l'integrazione
REDAZIONE TERMOLI
In Italia sono arrivati due anni fa e sono stati subito separati: lei mandata al nord lui a Casacalenda. Poi il trasferimento di entrambi presso il Cas Eden 4 di Campobasso e infine lo spostamento presso lo Sprar di Termoli, città dove attualmente vivono e dove le due bambine di 5 e 3 anni nate in Nigeria frequentano la scuola. Una storia a lieto fine e il racconto di un amore che supera le difficoltà e i confini anche geografici quella che si è vissuta questa mattina nell’ufficio anagrafe del Comune di Termoli. Si chiamano Michael e Queen e, malgrado la giovane età (classe 1984 lui dell’88 lei) finora non hanno certo vissuto la vita agiata di tanti loro coetanei. In Italia sono arrivati dalla Nigeria, per scappare dalle difficoltà dell’Africa e, perché no, sperare in una vita migliore per loro e le prime due figlie. Nel Belpaese Queen ha anche dato alla luce il terzo figlio della coppia, un maschietto nato al Cardarelli di Campobasso. E questa mattina il “sí lo voglio” tutto all’italiana con tanto di abito bianco da principessa, vestito elegante per lo sposo, amici e testimoni al seguito Jessica e Luca, entrambi operatori dell’Eden 4 di Campobasso. «Michael e Queen si erano già sposati in Nigeria con il loro rito culturale che qui non è valido avevano però il sogno di sposarsi anche in Italia». Un sogno che è divenuto realtà e che forse è il miglior slogan della tanto chiacchierata integrazione. “Loro sono integrati – raccontano gli operatori – Michael ha trovato lavoro a Campobasso, le bimbe vanno a scuola a Termoli ma prima ancora lo facevano a Campobasso. È una coppia che si dà molto da fare”. In barba a tutto quello che si racconta rispetto a chi, nell’immaginario collettivo, arriva in Italia e non fa niente. «Le bambine parlano anche correntemente italiano», un po’ meno loro a cui, per comprendere al meglio la promessa di amore eterno che stavano affrontando, è stata messa a disposizione una interprete inglese. Nei loro occhi, però, anche senza saper parlare nigeriano, si poteva leggere l’amore e l’emozione di chi corona un sogno. Con tanto di sposo inginocchiato al momento dello scambio delle fedi. Scene forse di un amore lontano ma che scaldano sempre il cuore.