Dal litorale all’entroterra, dall’Alto fino al Basso Molise, sono giorni funesti questi sul fronte dell’emergenza furti in abitazioni. Nel giro di qualche settimana sulle scrivanie degli Uffici Denunce di Carabinieri e Polizia sono arrivate decine e decine di segnalazioni di cittadini che hanno avuto la sfortuna di essere rimasti vittime di furti.
Notizie del genere campeggiano su tutti i media locali i quali (oltre a sottolineare sempre la gravità di ogni singolo episodio che genera paura e rabbia nella collettività) evidenziano un inquietante picco nell’aumento di episodi del genere.
E dal furto alla rapina il passo è breve.
Perché, il furto resta tale quando non vengono commesse violenze o azioni coercitive nei confronti di persone, ma troppo spesso sta accadendo che le intrusioni avvengano anche quando all’interno della casa c’è l’inquilino.
A Cercemaggiore, per esempio, accadde proprio questo poco più di un mese fa e il proprietario, nel tentativo di opporsi ai malviventi che aveva pescato in casa, si beccò un colpo alla testa con il calcio di una pistola. Quella fu una rapina vera e propria.
Comprensibile e contagiosa, dunque, la preoccupazione che serpeggia fra i cittadini. Così come torna a succedere pure nel capoluogo di regione dove nel giro di poche ore sono stati denunciati almeno altre furti. A Campobasso i ladri hanno razziato casa in via Tiberio, a Colle delle Api e San Giovanni dei Gelsi. Solo gli ultimi tre episodi in ordine di tempo rispetto a quelli avvenuti anche a cavallo di Capodanno in piccoli centri della provincia di Campobasso. Le forse dell’Ordine ipotizzano che vi sia una vera e propria banda numerosa ed organizzata i cui componenti agiscono anche in contemporanea in zone diverse. Restano sempre valide le raccomandazioni (specialmente nei paesi) a segnalare tempestivamente auto o persone sospette che insolitamente si aggirano sul posto.