Riceviamo e pubblichiamo
“Spettabile redazione,
Innanzitutto mi presento: sono una turista friulana che, avendo i propri nonni in alto Molise, finalmente, dopo tanti anni, ha deciso di spingersi a fare un salto in regione, per scoprire le proprie origini.
Occasione non fu pi? propizia per assaporarne le prelibatezze culinarie, ammirarne i paesaggi e le bellezze architettoniche. Mi hanno colpito anche la graziosit? di certi borghi (che purtroppo si stanno spopolando), la spontaneit? d’altri tempi della gente e la salubrit? dell’aria.
Non avendo tante ulteriori occasioni per ritornarvi, ho deciso di spingermi fino a Campobasso. In questo caso, mi dispiace dirlo e nessuno se ne voglia, la mia impressione ? stata totalmente differente. Il livello di stupore che ho avuto per le bellezze dell’alto Molise ? identico a quello che ho provato quando ho notato la maggior parte dei marciapiedi in condizioni rovinose e di pericolo per il passante, un traffico caotico e poco controllato dai vigili urbani, cassonetti dell’immondizia che emanano forti odori e graffiti in ogni dove.
Non credevo che un piccolo capoluogo regionale potesse avere un concentrato tale di aspetti negativi. Fatto salvo il centro storico e la chiesa di San Bartolomeo, molto ben conservata, ho rilevato una certa trascuratezza un po’ in tutto, e me ne sono dispiaciuta, perch? ho pensato che se il resto del Molise ? cos? ben tenuto, non si vede perch? la sua citt? principale, che ne dovrebbe sintetizzare l’essenza, non debba esserlo.
Ho sentito di scrivervi questa lettera non per muovere la solita critica del sapientone che si agita solo dal comodo del proprio divano casalingo, ma perch?, avendo mezzo sangue molisano, ritengo che si possa e si debba fare meglio per la citt?.
Immagino che questo messaggio non verr? neanche lontanamente preso in considerazione, per? adesso mi sento pi? leggera, ed auspico, per voi e per noi tutti, cittadini del mondo, che un piccolo scrigno come Campobasso abbia uno scatto d’orgoglio per riprendersi ci? che le spetta di diritto. Ricordiamolo sempre: la bellezza salver? il mondo”.
Distinti saluti
Diletta Benincasa – Orcenico Superiore di Zoppola (PN)