Dal dissesto alla ripartenza, i 5 anni di amministrazione Caporicci (VIDEO)
Cinque anni turbolenti con la dichiarazione di dissesto finanziario appena 8 mesi dopo l’insediamento, un ricorso al Tar verso i Ministeri dell’Interno e delle Finanze per cercare di recuperare circa 500mila euro di risorse tagliate a causa della Spending Review e un bilancio che “è tutto sommato positivo”. E’ questo il bilancio dei cinque anni di amministrazione targata Giuseppe Caporicci. Anche a Portocannone si andrà a votare il prossimo autunno, probabilmente all’inizio di ottobre anche se la data definitiva non è stata ancora resa nota. E così il primo cittadino che ha deciso di non ricandidarsi per questioni personali legate alla propria attività lavorativa ma che non ha certo intenzione di lasciare la politica, ha voluto fare un bilancio del proprio mandato. Un mandato difficile, segnato dall’inizio dalla dichiarazione di dissesto finanziario che, per certi versi, ha anche “salvato” il Comune “dall’essere cancellato dalla geografia amministrativa italiana” ma che ha costretto l’amministrazione comunale a fare i salti mortali. Senza personale e senza la possibilità di spendere risorse che in realtà non c’erano, Caporicci e i suoi si sono dovuti rimboccare le maniche. “Abbiamo fatto gli impiegati comunali più che gli amministratori – ha affermato nel corso della conferenza stampa – il Comune ha ricevuto l’ok da parte della commissione finanza centrale per il riequilibrio di bilancio. Ci portiamo dietro qualche strascico del dissesto perché c’è una partita nei confronti della cooperativa Sirio come capofila dell’ambito territoriale sociale su cui ci stiamo ancora confrontando procedura complessa perché la normativa sul dissesto e le partite vincolate è farraginosa. Siamo riusciti in ogni caso a preservare l’autonomia amministrativa di Portocannone perché con un bilancio così il rischio che venisse cancellato dalla cartina geografica amministrativa non era secondario”. Sotto la lente anche i lavori per oltre 5 milioni di euro che l’amministrazione comunale sta realizzando e che si basano principalmente sull’istruzione e sulle infrastrutture. “In alcuni casi si tratta di lavori che non venivano effettuati da 40 anni – ha affermato Caporicci – e che nonostante le difficoltà siamo riusciti a fare perché abbiamo imparato a non perdere neanche un bando sia esso regionale, ministeriale oppure europeo. Abbiamo imparato a farci girare la testa e devo ringraziare la squadra che mi ha accompagnato sia la prima Giunta che questa”. Di qui il passaggio di testimone nel segno della continuità con il suo attuale vicesindaco Francesco Gallo “con il quale abbiamo lavorato gomito a gomito in questi mesi e che subito dopo quota 100 ha fronteggiamo in maniera egregia la situazione. Ci è parso naturale – ha concluso Caporicci – proseguire nel segno della continuità dell’attività amministrativa candidando lui alla carica di sindaco. La mia attività politica su Portocannone non termina, resterò l’anima della lista e a seconda di quelle che saranno le necessità sono a disposizione per qualsiasi forma di collaborazione”.