Il prodotto verrà messo in commercio entro l’anno per immunizzare le api dal batterio della diffusa peste americana
di Giusy Spadanuda
È di pochi giorni fa la notizia dell’approvazione, da parte del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA), all’utilizzo del primo vaccino in assoluto per le api contro la cosiddetta peste americana, una patologia infettiva delle api che attacca le covate allo stato larvale e che il più delle volte vede gli apicoltori costretti all’incenerimento delle arnie per limitare la diffusione della malattia. Sviluppato da un’azienda biotecnologica della Georgia, la Dalan Animal Health, il vaccino mira ad essere commercializzato entro la fine dell’anno almeno per gli apicoltori commerciali al fine di «cambiare il modo in cui ci prendiamo cura degli insetti, con un impatto sulla produzione alimentare su scala globale» afferma Annette Kleiser, amministratore delegato dell’azienda. Il problema principale che l’apicoltura sta vivendo è infatti strettamente connesso con lo sfruttamento delle api a scopi commerciali che comporta un trasporto stressante per l’animale e che lo espone a diverse malattie tra cui la peste americana.
Il vaccino permetterà di immunizzare le api millifere dalla malattia incorporando il batterio responsabile (Paenibacillus larvae) morto all’interno della pappa reale di cui si nutre l’ape regina. In tal modo, il vaccino arriverà nelle ovaie dell’ape e verrà trasmesso a tutta la covata, ossia le larve in via di sviluppo. «Questo primo vaccino potrebbe fungere da modello per molti altri» sostiene il Prof. Dalail Freitak responsabile della Dalan Animal Health, «dal momento che ci sono milioni di alveari nel mondo, e non hanno un buon sistema sanitario se paragonato con quello di altri animali».
Nel frattempo in Italia val la pena ricordare che, con la nuova programmazione delle Politiche Agricole 2023-2027, sono stati introdotti nuovi contributi per il settore dell’apicoltura che sostituiranno i precedenti del vecchio Piano di Sviluppo Rurale. Si tratta di contributi annuali ad alveare non tutte le regioni hanno deciso di attivare. Il Molise assieme ad Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna ed altre 8 regioni potrà usufruire di tali fondi che, come spiegato nel documento ufficiale pubblicato sul sito di Rete Rurale del Ministero, hanno l’obiettivo di garantire l’attività di impollinazione per tutelare la biodiversità e contrastare l’effetto dannoso prodotto dall’agricoltura estensiva.