Crisi edilizia in Molise, persi il 50% degli addetti

Duro affondo della Fillea Cgil in merito alla crisi del settore edile molisano. L’analisi ? del segretario di settore Pasquale Sisto.
“Non abbiamo ancora visto la preannunciata ripresa del settore edile Molisano annunciato pi? volte in pompa magna. L?ultima volta con i 100 milioni per 60 interventi di viabilit?, annunciati il 17 novembre dall?Assessore Regionale Pierpaolo Nagni.
Ancora non vediamo un miglioramento della crisi iniziata nel 2008. negli ultimi 7/8 anni abbiamo assistito ad un inesorabile e spaventoso regresso e non vediamo via d?uscite se non si interviene immediatamente. Come pi? volte denunciato i dati parlano chiaro pi? di qualsiasi altra cosa.
Negli Enti Bilaterali presenti nel nostro settore dal 1/10/2008 al 30/09/2009 risultavano i seguenti dati:
CASSA EDILE DEL MOLISE
? N. di lavoratori occupati 7.957;
? N. di Imprese Iscritte 1.404;
? Monte Salari ? 55.849.316.
EDILCASSA MOLISE
? N. di lavoratori occupati 1.857;
? N. di Imprese iscritte 309;
? Monte Salari ? 14.847.723.
Per un totale di 9.814 lavoratori occupati con 1.713 imprese e con una massa salariale di ? 70.697.039.
La situazione come dicevamo prima, ? andata anno per anno sempre pi? peggiorando e se prendiamo i dati dell?ultimo anno 1/10/2014 ? 30/09/2015 la situazione ? drammatica e i seguenti dati lo dimostrano:

CASSA EDILE DEL MOLISE
? N. di lavoratori occupati 4.149;
? N. di Imprese Iscritte 919;
? Monte Salari ? 27.472.635;
EDILCASSA MOLISE
? N. di lavoratori occupati 1.109;
? N. di Imprese iscritte 250;
? Monte Salari ? 7.396.560.
Per un totale di 5.258 lavoratori occupati con 1.169 imprese e con una massa salariale di ? 34.869.196
Come si evince dai numeri ufficiali, in questi 7/8 anni il settore Edile Molisano ha avuto una perdita del 50% degli addetti, con conseguente chiusura anche di molte attivit? dell’indotto come il legno, i manufatti,i laterizi,produzione di conglomerati sia cementiti che bituminosi.
L?industria degli infissi in legno nella nostra Regione in pratica ? sparita e Imprese Edili di Campobasso che nel 2008 occupavano quasi 300 lavoratori sono rimaste con poche unit?.
Tutti ci dobbiamo convincere e essere consapevoli che non ci sar? ripresa economica e sociale nel Molise e in tutta Italia se non riparte il settore dell?edilizia.
Questa consapevolezza ci deve essere prima di tutto tra di noi perch? pare evidente che manchi anche tra di noi l?importanza di un settore stratagico come l?edilizia. La dimostrazione della scarsa rilevanza che si da al settore dell?edilizia lo dimostra il documento di 4 pagine che CGIL,CISL e UIL hanno consegnato al Ministro del lavoro Giuliano Poletti nella recente visita fatta dallo stesso Ministro in Molise. Nel documento di 4 pagine consegnato al Ministro Poletti solo cinque righe riguardava il nostro settore e per lo pi? con la richiesta di sbloccare i pagamenti agli imprenditori e non si parlava in tale documento dei problemi dei lavoratori.
Occorre investire immediatamente per una nuova qualit? di edilizia ecocompatibile per ridare lavoro,fiducia e speranza a un settore strategico per la nostra Regione e per l?Italia intera. Mettere in sicurezza il patrimonio edile esistente sia pubblico che privato,per il risparmio energetico e per una nuova qualit? della vita.
Il Molise ? interessato da 22 mila fronti frane aperte, con forte rischio per le abitazioni, per le scuole e per le attivit? produttive, anche da noi appena arrivano delle piogge , come accade spesso in altre parti d’Italia, buona parte del nostro territorio frana , cosi come del resto ? successo da noi, gravemente e drammaticamente, il 23 di gennaio 2003 e in altre occasioni, come nell’estate del 2013 , marted? 8 ottobre 2013, alla fine di Novembre 2013 e ultimamente agli inizi di febbraio di quest’anno nella Zona di Termoli e nel basso Molise. Con mezzora di pioggia abbiamo avuto dai danni ingenti con blocco della viabilit? e con rischio per le persone.
Puntualmente i problemi sopra elencati si sono ripetuti tragicamente nelle giornata del 27 novembre 2015 per tutto il basso Molise.
Prima si facevano sistematicamente lavori di manutenzione ordinaria di tutti i canali di affluenza nei fiumi e delle cunette delle strade che adesso non si fanno pi? e le nostre strade sono piene di insidie, di buche, di frane e le cunette sono piene di erbacce e di altri materiali di scarico (bottiglie-cartacce) per cui come piove le strade immediatamente si allagano e si infangano e diventando impraticabili ma soprattutto molto pericolose per l?incolumit? pubblica.
Come tutti sappiamo ancora non vengono effettuati i lavori dei messa in sicurezza dell?ultimo tratto fiume Biferno a distanza di quasi 13 anni dai drammatici fatti dell?alluvione del 2003.
Le responsabilit? di tutto questi disastri non sono della pioggia che serve (e per fortuna continua a cadere) perch? quanto piove in autunno e inverno nel Basso Molise si fanno anche ottimi raccolti di cereali,di pomodori,di uva,di olive e di tutto l?ortofrutta. Le responsabilit? di questi disastri sono dell?uomo e della politica.
Che facciamo per accorciare i tempi di percorrenza Campobasso/Roma? Che facciamo per il rifacimento di tutta la viabilit? Molisana, ormai piena di frane,buche,insidie di vario genere? Che facciamo per il risanamento idrogeologico che ? la causa principale del problemi che esistono su tutta la viabilit? Molisana? Che facciamo per il raddoppio ferroviario Termoli-Ripalta della linea Adriatica? Nulla si sta facendo da pi? di 8 anni a questa parte, pertanto, chiediamo ai Politici Molisani, che essi siano Senatori o Deputati o Consiglieri Regionali di impegnarsi per risolvere i gravi problemi sopra elencati, in primis la viabilit? e il risanamento idrogeologico.
Anche i 100 milioni per 60 interventi di viabilit?, annunciati il 17 novembre dall?Assessore Regionale Pierpaolo Nagni, speriamo che non rimangano li come il solito elenco della spesa.
Quel lungo elenco di lavori stradali, del 17 novembre 2015 che noi ci auguriamo fortemente che partano nel pi? breve tempo possibile,sono le stesse opere annunciati in varie occasioni dagli assessori Regionali di allora CHIEFFO e VITALIANO e anche lo stesso Presidente IORIO che ci hanno fatto l?elenco della spesa con una infinit? di lavori da realizzare ma noi non abbiamo visto nessun inizio di lavori. Anche l?attuale Giunta in occasione di qualche sporadico incontro come quello del 9 gennaio di quest?anno ci ha fatto lo stesso elenco della spesa cosi come quello comunicato alla stampa il trascorso 17 novembre A distanza di quasi un anno nemmeno un cantiere ? stato aperto. Noi festeggeremo se almeno una parte di quei cantieri venissero aperti ma nel contempo siamo molto dubbiosi che effettivamente questi lavori posano partire e ci facciamo una domanda: come faranno i Comuni con gli appalti di loro competenza con il patto di stabilit? interna?”