Crisi di governo, “le nostre città non possono permettersi una crisi”. I sindaci scrivono a Draghi

“Le nostre città non possono permettersi oggi una crisi che significa immobilismo e divisione laddove ora servono azione, credibilità e serietà”.

Sono 50 i sindaci del Molise che hanno sottoscritto una lettera indirizzata al premier Mario Draghi. Sotto la lente la crisi di governo che si sta consumando in questi giorni in vista anche di mercoledì quando dovrebbe esserci la decisione di Draghi sul futuro del suo Governo.

E così una buona parte dei sindaci molisani, come afferma Luigi Valente, presidente Ali – Lega Autonomie del Molise, ha aderito all’iniziativa,  voluta anche dal Presidente ANCI Decaro e dal Presidente ALI Ricci oltre ai Sindaci delle maggiori città italiane,  rappresentano liste civiche ma anche posizioni sia di centro sinistra che di centro destra.

“Infatti – afferma Valente – la tutela degli  interessi preminenti dei cittadini e del territorio in un momento così drammatico prescinde dalle posizioni politiche dei primi cittadini.

Al momento i sindaci italiani che hanno sottoscritto la lettera sono circa 1300 da ogni regione italiana e di ogni schieramento, le adesioni continuano ad arrivare numerose”.

Di seguito il testo della lettera indirizzata a Draghi.

“Con incredulità e preoccupazione assistiamo alla conclamazione della crisi di Governo generata da comportamenti irresponsabili di una parte della maggioranza.Le nostre città, chiamate dopo la pandemia e con la guerra in corso ad uno sforzo inedito per il rilancio economico, la realizzazione delle opere pubbliche indispensabili e la gestione dell’emergenza sociale, non possono permettersi oggi una crisi che significa immobilismo e divisione laddove ora servono azione, credibilità, serietà.
Il Presidente Mario Draghi ha rappresentato fino ad ora in modo autorevole il nostro Paese nel consesso internazionale e ancora una volta ha dimostrato dignità e statura, politica e istituzionale. Draghi ha scelto con coraggio e rigore di non accontentarsi della fiducia numerica ottenuta in aula ma di esigere la sincera e leale fiducia politica di tutti i partiti che lo hanno sostenuto dall’inizio.
Noi Sindaci, chiamati ogni giorno alla difficile gestione e risoluzione dei problemi che affliggono i nostri cittadini, chiediamo a Mario Draghi di andare avanti e spiegare al Parlamento le buone ragioni che impongono di proseguire l’azione di governo. Allo stesso modo chiediamo con forza a tutte le forze politiche presenti in Parlamento che hanno dato vita alla maggioranza di questo ultimo anno e mezzo di pensare al bene comune e di anteporre l’interesse del Paese ai propri problemi interni. Queste forze, nel reciproco rispetto, hanno il dovere di portare in fondo il lavoro iniziato in un momento cruciale per la vita delle famiglie e delle imprese italiane. Se non dovessero farlo si prenderebbero una responsabilità storica davanti all’Italia e all’Europa e davanti alle future generazioni.”