Crisi Agnone, Marcovecchio azzera la giunta e la Soprintendenza blocca la centrale

REDAZIONE

Colpi di scena a ripetizione nella giornata della ndocciata della Vigilia. Infatti dopo le dimissioni della vicesindaco Linda Marcovecchio e dell’assessore Annalisa Melloni, il sindaco ha azzerato la giunta. 

Motivo della crisi la contestata centrale a biomasse che una società di Roma vuole costruire ai confini tra Agnone e Poggio Sannita.

In consiglio comunale, con ammissione dello stesso Marcovecchio, è venuto fuori che il sindaco, che fa l’avvocato a Roma, ha in affitto una stanza presso uno studio legale che cura gli interessi della società che vuole realizzare la centrale.

Alla fine della tempestosa giornata la decisione di Marcovecchio di azzerare la giunta, dopo che è anche venuta fuori la notizia che la Soprintendenza, intanto, ha dato parere negativo alla costruzione della centrale.