Il presidente alla Winter School di Napoli: “Regione tra le più virtuose per la gestione dei tamponi e la campagna vaccinale”
Si è parlato di sanità alla Winter School 2022 di Napoli. E i massimi esperti della materia a livello nazionale si sono confrontati sull’innovazione e i grandi cambiamenti in sanità necessari all’interno di un convegno organizzato da Motore Sanità, promosso e divulgato da Mondosanità e Dentro la Salute.
Nella sessione “La sfida dell’innovazione” sono intervenuti i principali rappresentanti del sistema sanitario nazionale. Tra questi anche il presidente della Regione Donato Toma che non ha perso occasione per rimarcare come il sistema sanitario regionale abbia retto durante la pandemia.
Dall’intervento di Donato Toma, Presidente Regione Molise, – si legge in una nota di Motore Sanità – sono emersi alcuni punti importanti: l’indirizzo all’innovazione tecnologica, l’utilizzo del Dm 71 in maniera integrata, fino al superamento delle peculiarità territoriali che riguardano tutto il Paese e soprattutto verso i professionisti.
“Per quanto riguarda l’innovazione gestionale, il perno del cambiamento gravita intorno ad una nuova organizzazione della medicina territoriale: il DM 71, che è stato appena approvato, e i fondi del PNRR destinati alle strutture intermedie di prossimità, danno una spinta forte a tutte le dinamiche di trasformazione sia a livello centrale che a livello regionale. Per quanto riguarda invece l’innovazione tecnologica, la pandemia e i fondi PNRR sicuramente hanno dato l’accelerata necessaria per far sì che l’innovazione tecnologica non rappresenti l’effimero utilizzo tecnico di devices o delle mere piattaforme, ma cambiando radicalmente approccio passi dal semplice tecnicismo ad un vero e proprio strumento di cura orientato al paziente. Abbiamo capito che per realizzare la medicina di prossimità e per supportare i professionisti nel realizzarla non vi è altra via che l’utilizzo di tecnologie intuitive, semplici da utilizzare e smart adattabili a tutti i target della popolazione. Il sistema sanitario regionale ha retto durante la pandemia e ha dato il meglio di sé in particolare modo nella gestione dei tamponi e nella campagna vaccinale in cui il Molise è stata una delle regioni più virtuose d’Italia. Il PNRR ci ha dato linfa per metterci alle spalle i continui mancati investimenti sulle infrastrutture e sulle tecnologie, che si sono acuiti nel momento in cui il sistema ha dovuto affrontare la pandemia. L’unica via – ha infine concluso Toma – è quella di aumentare l’attrattività del sistema sanitario, in particolare quello pubblico, verso i professionisti tale da consentirci di riempire le unità operative dell’ospedale del territorio di personale giovane motivato e preparato, e già lo stiamo facendo. Dobbiamo, inoltre, farci interpreti responsabili dell’attuazione della mission 6 del PNRR e dell’integrazione tra i progetti e le risorse assegnate condividendo le scelte di politiche sanitarie con tutti gli attori del territorio”.