Passi avanti verso la normalità: al Cardarelli di Campobasso è possibile entrare muniti di green pass e con FFP2. In alcuni casi l’accesso è consentito ad un solo parente
Un altro passo verso la normalità, nonostante il covid.
Da qualche giorno è possibile tornare a far visita ai malati (non affetti da Sars-Cov-2) ricoverati negli ospedali molisani.
Al Cardarelli di Campobasso
Si potrà accedere per un massimo di 45 minuti e, naturalmente, occorre essere muniti di green pass rafforzato o semplice se accompagnato da certificazione che attesti l’esito negativo del tampone antigenico rapido o molecolare eseguito nelle 48 ore precedenti e con mascherina FFP2.
Modalità differenti però potrebbero esserci in base ai reparti. In alcuni l’accesso è consentito ad un solo parente, in altri invece non può superare i 45 minuti.
E’ possibile, inoltre, che sia garantito l’accesso al parente solo per i pazienti non autosufficientiper non più di una volta al giorno.
Potrebbe essere necessario compilare anche un’autocertificazione in cui si dichiara di non essere in quarantena o di non aver avuto contatti con positivi negli ultimi giorni.
Non sono ancora riprese le visite al “Gemelli Molise”.
Visite in ospedale, come fare (linee generali)
Tutti i visitatori e i caregiver dei pazienti ricoverati (a esclusione dei reparti Covid) e gli accompagnatori per poter accedere ai reparti ospedalieri dovranno esibire il green pass.
Per chi si reca a visitare under 12, persone con disabilità fisica, psichica o cognitiva che richiedono supporto, donne in fase di travaglio, parto e post-partum, over 80, persone allettate o in condizione di fine vita, in presenza di barriere linguistiche basta sempre il green pass base (ottenuto dopo test negativo).
I pazienti che accedono al pronto soccorso saranno sempre sottoposti a test antigenico. Per gli accompagnatori è invece previsto il possesso del green pass anche base.
Accesso libero, invece, per gli utenti e i pazienti che accedono alla struttura per attività ambulatoriale o di ricovero a ciclo diurno. Viene eseguito un test antigenico o molecolare solo in caso di presenza di sintomi potenzialmente riconducibili a Covid-19 e prestazione non differibile.
In caso di ricovero ospedaliero programmato tutti i pazienti saranno sottoposti a test antigenico o molecolare.
Infine, vengono mantenute in vigore le consuete precauzioni previste per limitare la diffusione dell’infezione Covid-19: misurazione della temperatura corporea, utilizzo della mascherina chirurgica, frizione delle mani con gel idroalcolico e mantenimento della distanza di almeno un metro da altre persone.