Covid, Rt stabile ma il Molise torna a rischio moderato

Covid in Italia, l’indice Rt nazionale è 0.69, la scorsa settimana era a 0.68. E’ quanto si apprende dalla riunione della Cabina di regia per il monitoraggio Covid. Secondo quanto riportato dal report Iss, continua ancora il calo dell’incidenza con 19 casi su 100mila abitanti.

Secondo il report Iss, inoltre, tutte le Regioni sono a rischio basso tranne la Basilicata, Friuli Venezia Giulia e Molise a rischio moderato. Nessuna regione, invece, supera la soglia critica delle terapie intensive, sotto la soglia critica anche la pressione sugli ospedali. Per l’Iss è quindi “indispensabile completare il ciclo vaccinale per prevenire recrudescenze”, mentre “il rischio varianti richiede tracciamento capillare e sequenziamento”.

“Si osserva una ulteriore diminuzione nel numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (3.961 contro 4.992 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile (40,3% contro 40,3% la scorsa settimana). In calo la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (37,4% contro 38,6%). Infine, il 22,4% è stato diagnosticato attraverso attività di screening”. E’ quanto riporta la bozza del report Istituto superiore di sanità (Iss)-ministero della Salute sul monitoraggio Covid-19 in Italia.

Continua il calo dell’incidenza

“Continua il calo nell’incidenza settimanale, pari a 19 casi per 100mila abitanti (relativo alla settimana dal 7 al 13 giugno) contro 26 per 100mila abitanti (riferito al periodo 31 maggio 6 giugno, dati del flusso dell’Istituto superiore di sanità (Iss). L’incidenza è sotto il valore di 50 per 100mila abitanti ogni 7 giorni in tutto il territorio”, si evidenzia nella bozza del report Iss.

“La campagna vaccinale progredisce velocemente e l’incidenza è a un livello che permetterebbe il contenimento dei nuovi casi”, sottolineano gli esperti.

Come ormai noto per entrare in zona bianca bisogna avere un numero di casi per 100mila abitanti inferiore a 50 per tre settimane di seguito. Ormai tutte le Regioni italiane sono ampiamente sotto quella soglia. Ecco di dati da venerdì scorso a ieri che verranno valutati (e arrotondati) dalla Cabina di regia. Abruzzo 19,5, Basilicata 39, Calabria 36, Campania 30,7, Emilia-Romagna 21,5, Friuli Venezia Giulia 19,3, Lazio 23, Liguria 10,2, Lombardia 23,1, Marche 28,1, Molise 8,7, Piemonte 22,7, Provincia di Bolzano 31,2, Provincia di Trento 24,8, Puglia 25,1, Sardegna 11,7, Sicilia 39,9, Toscana 27,9, Umbria 20,7, Valle d’Aosta 30,4, Veneto 14,6.

Tutte le regioni a basso rischio: solo Basilicata, Molise e Friuli a rischio moderato

“Tutte le Regioni e province autonome sono classificate a rischio basso tranne tre: Basilicata, Friuli-Venezia Giulia e Molise, a rischio moderato. Tutte le Regioni e province autonome hanno un Rt compatibile con uno scenario di tipo 1″, emerge ancora dal report.