L’atto impegna il governo a riconoscere un ristoro ai familiari dei sanitari non dipendenti dal Sistema Sanitario Nazionale deceduti dopo aver contratto il virus
La Camera ha approvato, con un’ampia maggioranza, un ordine del giorno presentato da Fabio Rampelli (FdI) che impegna il Governo ad assumere ogni iniziativa di competenza al fine di riconoscere un equo indennizzo ai familiari dei sanitari non dipendenti del SSN deceduti a seguito di infezione da SARS-CoV-2 in conseguenza dell’attività prestata nel periodo di massima emergenza epidemica. Tuttavia, l’accettazione dell’impegno è subordinata alla compatibilità “con i vincoli di finanza pubblica”.
Questo dopo la bocciatura dei ristori per le famiglie dei medici deceduti a causa del Covid-19 da parte del Senato. “Siamo certi che le risorse da destinare a tale riconoscimento si troveranno – ha commentato Guido Quici, Presidente della Federazione Cimo-Fesmed, il sindacato che rappresenta oltre 18mila medici dipendenti del SSN –. Lo chiedono i cittadini stessi: sono numerosissime infatti le firme che in pochi giorni abbiamo raccolto su change.org per chiedere al Parlamento di intervenire in modo risoluto sulla questione. Ci fa piacere che l’appello di tutte le rappresentanze, sindacali e ordinistiche, del mondo sanitario sia stato accolto – ha concluso Quici –. Ora non si illudano ulteriormente le famiglie dei sanitari deceduti e si dia rapidamente seguito a quanto previsto dall’ordine del giorno”.