Covid, in Italia “lento peggioramento”. In Molise Rt più basso tra le regioni

I casi di contagio da coronavirus segnalati in Italia sono in aumento per la sesta settimana consecutiva; i focolai attivi sono ora 2.280 — 691 dei quali nuovi; e si osserva dunque «un lento e progressivo peggioramento dell’epidemia», con una serie di «importanti segnali di allerta legati ad un aumento della trasmissione locale». Sono i risultati del monitoraggio settimanale del ministero della Salute e dell’Istituto superiore di sanità, riferiti al periodo tra il 31 agosto e il 6 settembre. (Qui il bollettino con i contagi di oggi: 1.616 i nuovi casi nelle ultime 24 ore, con 10 morti)

L’indice Rt arriva a quota 1,14: «Ed è un dato sottostimato»

L’Iss segnala come l’incremento dell’indice di trasmissione nazionale (Rt) sia leggero ma costante: dopo aver superato la soglia di guardia di 1 intorno al 16 agosto, probabilmente per effetto delle riaperture del 4 e 18 maggio e del 3 giugno, nel periodo 20 agosto-2 settembre ha raggiunto quota 1.14.: un dato che potrebbe però — segnala sempre l’Istituto superiore di Sanità — sottostimare la reale trasmissione del virus a livello nazionale.

L’età mediana si alza: «I giovani stanno trasmettendo il virus in famiglia»

L’Iss scrive che «in Italia, come in Europa, si è verificata durante l’estate una transizione epidemiologica dell’epidemia da SARS-CoV-­2 con un forte abbassamento dell’età mediana della popolazione che contrae l’infezione. Tuttavia, nelle ultime due settimane l’età mediana dei casi diagnosticati sta di nuovo aumentando ed è di circa 35 anni»: e questo «riflette la trasmissione del virus dalle fasce di età più giovanili a quelle più anziane, soprattutto all’interno della famiglia».

I posti in terapia intensiva

Rispetto alle due settimane di monitoraggio precedenti, si legge ancora nel report, «in quasi tutte le Regioni si osserva un aumento del tasso di occupazione dei posti letto dedicati sia in area medica che in terapia intensiva: «e sebbene non siano ancora stati identificati segnali di sovraccarico dei servizi sanitari assistenziali, la tendenza osservata potrebbe riflettersi a breve tempo in un maggiore impegno».

Ecco i dati di Rt e incidenza cumulativa per 100.000 abitanti nelle varie Regioni.
Abruzzo: 1,02, incidenza 299,19
Basilicata: 0,55, incidenza 96,06
Calabria: 0,87, incidenza 76,17
Campania: 0,61, incidenza 135,50
Emilia-Romagna: 0,88, incidenza 733,36
Friuli-Venezia Giulia: 1,02, incidenza 327,57
Lazio: 0,52, incidenza 208,73
Liguria: 1,13, incidenza 738,11
Lombardia: 0,87, incidenza 1010,16
Marche: 0,84, incidenza 485,58
Molise: 0,27, incidenza 178,98
Piemonte: 0,93, incidenza 771,12
Bolzano: 0,71, incidenza 563,45
Trento: 1,58, incidenza 985
Puglia: 1,21, incidenza 149,14
Sardegna: 1,41, incidenza 143,7
Sicilia: 0,96, incidenza 94,24
Toscana: 0,95, incidenza 330,91
Umbria: 0,77, incidenza 218,79
Valle d’Aosta: Rt: 0,59, incidenza 992,02
Veneto: 0,86, incidenza 492,92