Covid, il monitoraggio: in Molise l’RT a 1,86

L’epidemia in Italia è in ulteriore peggioramento, si registra una situazione complessivamente e diffusamente molto grave sul territorio nazionale con criticità in numerose Regioni /Province autonome: è questa la conclusione a cui arrivano l’Istituto superiore di sanità e il ministero della Salute alla luce dell’ultimo monitoraggio sull’epidemia, che riguarda la settimana dal 19 al 25 ottobre e che quindi non «recepisce» ancora le misure restrittive dell’ultimo DPCM. L’incidenza del virus è passata da 146,2 casi ogni 100 mila abitanti a 279,7 ogni 100 mila abitanti. 

Le Regioni a rischio 

Undici Regioni italiane, secondo i dati, sono ormai classificate a rischio elevato di una trasmissione non controllata della malattia: Abruzzo, Basilicata, Veneto, Liguria, Val D’Aosta, Calabria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana. Altre otto regioni sono classificate a rischio moderato con elevata possibilità di progredire a rischio alto nel prossimo mese: Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Molise, Bolzano, Trento, Umbria. Comunque tutte le Regioni hanno riportato criticità di resilienza, tranne il Molise.

I numeri 

Con un numero di nuovi casi segnalati quasi raddoppiato rispetto alla settimana del 12-18 ottobre 2020 (100.446 casi rispetto a 52.960 casi nella settimana precedente), questa settimana, per la prima volta, è stato segnalato il superamento della soglia critica di occupazione in aree mediche (40%). Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è salito da 750 (18/10) a 1.208 (25/10); mentre il numero di persone ricoverate in aree mediche è passato da 7.131 (18/10) a 12.006 (25/10). Nello stesso periodo, il numero di casi sintomatici è raddoppiato: da 27.117 (periodo 5/10-18/10) a 54.377 (periodo 12/10-25/10). Anche se lo scenario italiano generale è ancora di tipo 3, relativamente ai dati della scorsa settimana, si va verso uno scenario di tipo 4, precisano Iss e ministero, ricordando che nelle Regioni più critiche (Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Bolzano Calabria) ormai la velocità di trasmissione è già compatibile con uno scenario 4 con rischio di tenuta dei servizi sanitari nel breve periodo. Purtroppo c’è una sempre «maggiore difficoltà a reperire dati completi a causa del grave sovraccarico dei servizi territoriali», cosa che, si rileva, «potrebbe portare a sottostimare la velocità di trasmissione in particolare in alcune Regioni». 

Le raccomandazioni

Le raccomandazioni sono chiare: «È necessaria una drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone in modo da alleggerire la pressione sui servizi sanitari. È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile». Inoltre si ricorda che è «obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine». E viene ricordata anche la necessità di «rispettare le misure raccomandate dalle autorità sanitarie compresi i provvedimenti quarantenari dei contatti stretti dei casi accertati e di isolamento dei casi stessi». Le Regioni e le Province autonome vengono invitate «a realizzare una continua analisi del rischio, anche a livello sub-regionale», e a «considerare un tempestivo innalzamento delle misure di mitigazione nelle aree maggiormente affette in base al livello di rischio e sulla base delle linee di indirizzo». 

L’Rt 

Nel periodo 08 – 21 ottobre 2020, l’Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 1,70 (95%CI: 1,49 – 1,85). Si riscontrano valori di Rt superiori a 1,25 nella maggior parte delle Regioni/PA italiane con valori superiori a 1,5 in diverse Regioni/PA. Ma l’Rt di una regione è frutto di una media tra le varie aree, perché in alcune regioni ci sono aree o province particolarmente colpite e altre meno. 

Ecco qui sotto tutti gli indici Rt, regione per regione.

Basilicata Rt 1.04

Calabria Rt 1.66

Campania Rt 1.49

Emilia Romagna Rt 1.63

Friuli Venezia Giulia Rt 1.5

Lazio Rt 1.51

Liguria Rt 1.54

Lombardia Rt 2.09

Marche Rt 1.48

Molise Rt 1.86

Provincia Autonoma Bolzano Rt 1.96

Piemonte Rt 2.16

Provincia Autonoma Trento Rt 1.5

Puglia 1.65

Sardegna 1.12

Sicilia 1.42

Toscana 1.41

Umbria 1.67

Valle d’Aosta 1.89

Veneto 1.46